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Dati preoccupanti, che confermano una escalation che sembra non placarsi. Sono aumentati del 35 per cento, infatti, i casi di violenza di genere e stalking trattati dai due centri anti-violenza, entrambi in provincia di Cagliari, gestiti dall’Associazione Donna Ceteris.
Si tratta del bilancio del 2014, i cui dati sono stati forniti oggi a Cagliari, nel corso del primo forum territoriale delle culture di genere. Lo scorso anno lo staff dell’associazione ha effettuato 517 azioni di sostegno in area psicologica, 103 in materia legale, 77 in area sociale mentre 62 sono state le richieste di aiuto affrontate dallo sportello stalking. Il 57 per cento delle vittime che si sono rivolte ai centri anti-violenza avevano tra i 31 e i 50 anni e nel 63 per cento si trattava di donne sposate con almeno un figlio.
In totale il 42,3 per cento delle donne aiutate dall’associazione sono disoccupate. Due volte su tre chi maltrattava la vittima era un familiare che nel 29 per cento dei casi esercitava violenza psicologica, nel 26 per cento dei casi fisica e nel 18 per cento economica. “C’è anche maggiore consapevolezza tra le donne – ha sottolineato il presidente di Donna Ceteris Silvana Maniscalco – ma le donne che si rivolgono ai centri non risolvano completamente il problema perché mancano i percorsi di reinserimento”.