Ha preso le difese dell’amica bullizzata da tempo e vittima di insulti sessisti e omofobi. Ma ha rimediato una spinta, calci e un pugno al volto da un ragazzino del branco. L’episodio giovedì sera in piazza Berlinguer. Sul posto anche la polizia che ha identificato l’aggressore e altri vari componenti dello stesso branco. La vittima non si è recata al pronto soccorso per farsi refertare i danni fisici subiti, ma i familiari in queste ore stanno valutando l’ipotesi di formalizzare una denuncia.
Sullo sfondo del violento episodio, secondo la versione dei familiari della minorenne, un contesto di bullismo, condito da insulti sessisti e omofobi, che va avanti da tempo a Carbonia. Dove un gruppo di giovani, quasi tutti minori, ha preso l’abitudine di molestare un’altra cricca di amici, anch’essi minorenni, con insulti continui, sull’aspetto fisico, il look e i gusti sessuali. Ieri sera, in piazza Berlinguer, l’esplosione violenta. Una ragazzina, stufa delle continue vessazioni, si è ribellata e ha deciso di affrontare il branco per difendere l’amica dalle fastidiose derisioni. È nato un parapiglia e la giovane è stata prima spinta a terra e poi presa a calci da un 15enne. È riuscita a rialzarsi e a sferrare un pugno al rivale, ma questi ha risposto e ha colpito la ragazzina con un cazzotto. Sul posto sono arrivati i genitori della giovane colpita che hanno chiamato la polizia. Gli agenti, sul posto, hanno rintracciato alcuni componenti del branco, che nel frattempo si erano dileguati. Il quindicenne aggressore è stato individuato, per lui la ramanzina, e forse anche qualcosa di più, da parte dei genitori e avrebbe già manifestato l’intenzione di chiedere scusa alla ragazzina aggredita. Ma il rischio è la coda giudiziaria. La vittima e i familiari potrebbero decidere di mettere nero su bianco una querela.