Villasor, da 3 anni senza casa popolare: “Sono in graduatoria, alla mia famiglia non bastano 1300 euro al mese”

Dal 2019 attende un nuovo tetto, di Area, Stefano Pusceddu, 40 anni: “Sono invalido civile e uno dei miei figli usufruisce della legge 104. Tra un anno la graduatoria decadrà, non mi danno la casa perchè non è ancora agibile: me l’hanno negata anche dopo che ho dato la mia disponibilità a finire, con le mie mani, i lavori”


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Attende la casa popolare, a Villasor, dal 2019, Stefano Pusceddu. E l’attende forte del fatto di essere stato inserito nella graduatoria: terza posizione, come lui altre cinque famiglie attendono di avere il tetto, nuovo, di Area, sopra la testa. Ma, a un anno scarso dalla scadenza delle liste ufficiali, nulla si è mosso. Ci sarebbero dei lavori da terminare all’interno degli stessi appartamenti promessi, ecco il perchè del blocco continuo. “Ma io sono disoccupato, ho 40 anni e sino a tre anni fa lavoravo nel soccorso stradale. Poi, qualcuno ha bruciato il mio carro attrezzi e mi sono ritrovato senza nulla. Ho due figli, uno usufruisce della legge 104 e prende una piccola pensione. Ho anche una moglie, in casa siamo in quattro e non bastano 1300 euro al mese”. Le spese sono tante: “Oltre a cibo e bollette, devo portare il bambino a fare fisioterapia e controlli e spendere soldi per la benzina. Sono invalido civile, il mio appartamento deve essere al piano terra perchè il mio piccolo non può fare le scale”. Gli appartamenti si trovano “in via Trentino e via Puglia. Ho parlato con i servizi sociali, non è cambiato nulla”.
L’affitto attuale “è di 380 euro, in futuro aumenterà e diventerà una spesa insostenibile. La casa popolare mi spetta di diritto, è stato il Comune a fare il bando nel 2019 e, poi, a lasciarmi senza nessuna certezza”. Nelle ultime ore si è aperto uno spiraglio: “Ho parlato nuovamente con il sindaco, mi ha detto che troverà una soluzione. Lo spero davvero”.


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