Villacidro, taglio alla Casa della Salute: addio a psichiatria. Cittadini pronti alla lotta

“Da domani il servizio è chiuso. Gli utenti devono rivolgersi a San Gavino e Sanluri”. Così recitava il cartello affisso nella mattina di oggi, 26 giugno 2018, nell’ambulatorio, davanti agli occhi increduli di cittadini che si rivolgono al servizio,” utenti fragili e indifesi, verso i quali non è stata usata nessuna attenzione”


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Chiude il servizio Psichiatria alla casa della salute di Villacidro. Protesta il Comitato per la difesa della salute pubblica “Casa della Salute Villacidro”

“Le conseguenze del piano di riorganizzazione sanitaria della Sardegna stanno producendo come conseguenze tagli e cancellazioni di servizi fondamentali. E così anche Villacidro perde un altro servizio sanitario presente sino a ieri nella Casa della Salute.

Dopo la drastica riduzione del personale, avvenuta nel corso degli ultimi anni e, tra gli altri, la chiusura del servizio di radiologia, la chiusura del reparto di neuropsichiatria infantile, da oggi chiude anche il servizio di psichiatria.

“Da domani il servizio è chiuso. Gli utenti devono rivolgersi a San Gavino e Sanluri”. Così recitava il cartello affisso nella mattina di oggi, 26 giugno 2018, nell’ambulatorio, davanti agli occhi increduli di cittadini che si rivolgono al servizio, utenti fragili e indifesi, verso i quali non è stata usata nessuna attenzione.

Sono azioni inaccettabili, ancora di più in un territorio già gravemente compromesso da problemi sociali, economici e occupazionali.

In un momento in cui si dovrebbe investire maggiormente nei servizi pubblici e nelle infrastrutture, si procede paradossalmente in direzione esattamente contraria.

Non vale certo la giustificazione della razionalizzazione dei costi e del necessario taglio ai servizi inutili poiché, è evidente, quanto le spese sanitarie in Sardegna continuino a crescere a discapito della qualità e a vantaggio dei servizi privati, con gravi disagi per gli utenti costretti a lunghe ed estenuanti attese, complicate e pesanti trasferte, costi maggiori e talvolta insostenibili, con la logica conseguenza di un numero impressionante di sardi che oramai rinuncia a farsi curare.

Quello psichiatrico, nello specifico, è un servizio alquanto particolare: i pazienti hanno necessità di entrare in confidenza con il terapista, e sono necessari molti mesi per costruire il quadro clinico generale.

Si può pertanto comprendere la difficoltà per chi, già per ovvie ragioni è restìo a sottoporsi a cicli di terapia psichiatrica, è costretto ad affrontare liste di attesa che arrivano fino a 90 giorni, con limitata disponibilità di terapisti, talvolta senza garanzia di continuità di poter essere seguiti dallo stesso e, da oggi, fuori sede.

I pazienti si trovano spesso ad avere l’impossibilità pratica a viaggiare, non essendo in buona parte patentati, non possedendo mezzi di locomozione o disponibilità di accompagnatori. La rete dei trasporti per collegare Villacidro a San Gavino e Sanluri, dove si dovrebbero recare in alternativa, non facilità le cose, con orari improbabili e la necessità di stare fuori intere mattinate.

La salute è un diritto inalienabile di tutti i cittadini.

Il grado di civilizzazione di un Paese si misura anche e soprattutto con il livello di assistenza sanitaria e con l’attenzione per le persone più deboli e vulnerabili.

Noi, come oramai evidente, stiamo arretrando pericolosamente verso una condizione di degrado inaccettabile.

Per questa ragione e per quanto sopra esposto, avvieremo un periodo di lotte per la difesa e la riconquista dei nostri diritti fondamentali, per il nostro diritto a curarci, per il nostro sacrosanto diritto alla salute”.


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