Villacidro – Insulti e bestemmie durante il consiglio comunale online: amministratori sotto attacco dei troll. Il vice sindaco Spano: “Abbiamo scelto di sottoporci a tutte le domande che l’opposizione ritiene opportuno fare, anche a costo di fare, a ogni consiglio comunale, tre ore di tiro al piccione”.
L’ordine del giorno è passato quasi in secondo piano, ieri, durante la seduta del consiglio comunale: volgarità di ogni genere sono comparse in video fino a costringere l’assemblea a interrompere i lavori.
“Siamo al termine di un mandato molto pesante – scrive la sindaca Marta Cabriolu nella sua pagina Facebook – che ci ha visti impegnati ogni giorno a rincorrere emergenze e problemi di ogni genere. Un mandato trascorso sempre sotto la giusta lente di ingrandimento da parte dei cittadini. Tuttavia, un mandato in cui non sono mai mancati i cecchini pronti a sparare dai muretti a secco!
Ci sta! Fermo restando che esistano comunque limiti di educazione e rispetto reciproco, questa è la democrazia, questo è il gioco delle parti, questa è la trasparenza: essere sempre disponibili e non avere nulla da nascondere ci ha messo nelle condizioni di poter andare avanti, con tutte le difficoltà del periodo storico in cui viviamo, anche facendo degli errori, ma lavorando sempre per il bene del nostro paese e dei nostri concittadini.
Continueremo così, fino alla fine, con buona pace di troll, detrattori e cecchini”.
“Oggi la democrazia a Villacidro ha toccato il livello più basso da quando esiste”
Comunica il vice sindaco Giovanni Spano “abbiamo subito un indegno attacco troll, ovvero di persone fasulle, prezzolate, il cui unico scopo è stato quello di arrecare disturbo e irritazione, su precisa indicazione di un mandante, che hanno disturbato l’assemblea con bestemmie e insulti di ogni genere rivolti agli amministratori, fino a costringere l’assemblea a interrompere i lavori”.
“Il sistema informatico del comune di Villacidro è blindato. Davvero blindato. Non passa un pelo, che non sia vagliato nei minimi dettagli. Il discorso è che un consiglio comunale, per legge e per definizione deve essere aperto a tutti.
Il comune di Villacidro possiede tutte le tecnologie necessarie per difendersi sotto il profilo informatico. È che, molto semplicemente, in un consiglio comunale non ci dobbiamo difendere da nessuno. Perché un consiglio comunale deve essere aperto e partecipato da tutti, con i limiti e le misure che ci sono stati impartiti dalla buona educazione, che ciascuno di noi ha ricevuto, ma non tutti, evidentemente, hanno recepito. Ed è questo che dobbiamo combattere: la maleducazione, l’ignoranza, la piccolezza e l’ottusaggine di certa gente!
Dal momento in cui le persone sono civili – e io voglio continuare a credere che le persone del mio paese siano persone civili, e che del mio vicino io mi posso e mi devo fidare – non abbiamo nessuna ragione per doverci difendere da chicchessia, in un consiglio comunale: siamo lì, seduti su quei banchi, per rispondere ai cittadini del nostro operato. Abbiamo scelto di sottoporci a tutte le domande che l’opposizione ritiene opportuno fare, anche a costo di fare, a ogni consiglio comunale, tre ore di tiro al piccione”.
La piattaforma utilizzata dal comune “è assolutamente valida, semplicissima da utilizzare e alla quale tutti quanti noi, compresi i cittadini, sono abituati. Oltretutto, nelle condizioni attuali, questa piattaforma costa alle casse del Comune la “spropositata” cifra di zero euro. Che motivo ci sarebbe per passare a un’altra piattaforma? Problemi di sicurezza?!
Ma da che cosa ci dobbiamo difendere, dai nostri stessi cittadini?
Mi batterò con tutte le mie forze perché questa piattaforma, o qualunque altra piattaforma libera, fondata sul libero scambio di idee e opinioni, sulla fiducia e sul rispetto reciproco continui ad essere utilizzata per le sedute del consiglio comunale di Villacidro”.