Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
Secondo la ricostruzione la donna, convinta del tradimento del coniuge, avrebbe cominciato con le persecuzioni. Dapprima con le minacce “ci vorrebbe la ghigliottina” poi con comportamenti sempre più concreti: funi legate a forma di cappio, fazzoletti con preservativi e pezzi di polistirolo che facevano riferimento a prestazioni sessuali. E anche bamboline vudù con le iniziali di una delle due ragazze e spilli conficcati. I fatti risalgono al 2015 e al 2016. S. C. dovrà dimostrare nel corso del processo la propria innocenza. La vicenda sul quotidiano L’Unione Sarda oggi in edicola.