Vigilanza Sardegna, riassorbiti i 240 dipendenti dalla “Secur di Roma”

Scongiurato l’incubo dei licenziamenti dei vigilantes cagliaritani: dopo il tracollo della “Cooperativa Vigilanza Sardegna”, in Tribunale a Cagliari aperte le buste. La “Secur Spa di Roma” rileva l’azienda di Via Grecale.


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Vigilanza Sardegna, la quiete dopo la tempesta di questi ultimi mesi e finalmente all’orizzonte si scruta un pò di ciel sereno. A darne diffusione, tramite il Savip (Sindacato Autonomo Vigilanza Privata), è il dottor Davide Reina, il quale stila un promemoria con le buone notizie: «Nel mese di ottobre di quest’anno – scrive Reina – il Tribunale fallimentare di Cagliari ha dichiarato lo stato di insolvenza della società cooperativa a responsabilità limitata “Vigilanza Sardegna”. Il giorno 17 novembre, ore 12,00, sempre presso la stessa Cancelleria del Tribunale Fallimentare, dava come ultimo termine la presentazione di buste per la manifestazione di interesse alla gara per il subentro all’affitto dell’azienda (e non affitto del ramo di azienda) sia per l’aspetto mobiliare, sia immobiliare con l’obbligo dei mantenimenti di tutti gli attuali 240 dipendenti. Nella data del giorno dopo, cioè 18 novembre 2015 alle ore 11,00 il Giudice ha dato corso all’apertura delle buste e strano ma vero l’unica società quale partecipante alla seduta era la società Gruppo Secur Spa di Roma nelle persone dei signori Salvatore Masala e Davide Reina ai quali è stata affidata la gara con rilascio di verbale di assegnazione. Entro la fine del mese di novembre – aggiunge Reina – verrà formalizzato il contratto davanti al Notaio di Cagliari individuato dallo stesso Tribunale per ufficializzare il subentro. Nonostante le difficoltà che affronta il mercato nazionale della vigilanza privata, ci sono ancora imprenditori che credono ancora nel nostro settore e intervengono per dare ancora fiducia a questo mercato flagellato dalle difficoltà economico/finanziarie e di leggi sempre più complicate nell’investire risorse economiche. Vorrei evidenziare che i competitor attualmente presenti in Sardegna, nonostante quotidiani a tiratura nazionale abbiano pubblicato la data per la manifestazione di interesse, nessuno si è presentato lasciando probabilmente con interesse al fallimento totale della stessa azienda. Comunque sia, dopo l’esperienza dell’istituto di vigilanza dell’urbe di Roma nel 2009, gli stessi Salvatore Masala e Davide Reina credono ancora nel settore investendo con difficoltà le proprie risorse oltre ad aiutare un’azienda in una regione altamente in difficoltà sotto l’aspetto della disoccupazione». (Alessandro Congia Castedduonline.it)