Se fosse un indovinello, la risposta definitiva non sarebbe molto semplice da trovare ma si potrebbe escludere, sicuramente, una delle tre opzioni: no, non è nata prima viale Trieste a Cagliari. Ma dietro quel cartello un filo goliardico alberga la disperazione di tanti commercianti e residenti. I lavori sono iniziati a metà aprile, ormai siamo in autunno e, tra rallentamenti e giorni di sosta, l’aria che tira tra negozianti e abitanti non è delle migliori. Domani, sabato 30 settembre alle 9:15, il neonato comitato spontaneo della strada ha organizzato un sit in piazza del Carmine. Sono già stati affissi degli striscioni. In uno ci sono quattro carte da poker con le facce del sindaco Truzzu e degli assessori Mereu, Guarracino e Sorgia: “Il poker d’assi, arrivederci ai primi di maggio”, cioè al momento del voto. Il messaggio è chiaro: “Scordatevi i nostri voti. Ci sposteremo subito davanti alle transenne e alle ruspe”, spiega uno degli organizzatori dell’evento, Fabrizio Sandali, titolare da decenni di un negozio specializzato nella vendita di prodotti per il giardinaggio. Sandali si fa portavoce del malcontento generale: “I lavori hanno avuto vari stop, abbiamo saputo anche a causa di qualche errore. Non è terminato nemmeno il primissimo tratto di strada e non sappiamo davvero che fine faremo”. Tanto per cambiare “gli incassi sono crollati, arrivare sin qui per molti è un’odissea”. Tra bar, bisteccherie e negozi di arredamento e ferramenta la varietà merceologica non manca, ciò che manca è un passaggio sicuro e spazi per le auto.
“Abbiamo chiesto più volte informazioni al Comune, da un po’ non ci risponde più nessuno. Chiediamo che i lavori vengano fatti in modo più rapido perchè abbiamo bisogno di essere liberati da ruspe e operai quanto prima”. E, oltre alla rabbia, c’è spazio pure l’ilarità: in serata qualcuno ha realizzato un pollaio, con tanto di galline, all’angolo tra viale Trieste e via Maddalena.