Ricchissimo programma di attività riunite attorno all’affascinante tema del viaggio nell’autobiografia e dedicate tanto al pubblico degli adulti quanto a quello dei piccoli e piccolissimi all’Exmà di Cagliari, a partire dal prossimo 20 maggio.
Un percorso intrigante, come momento di narrazione di sé, condotto attraverso gli strumenti della danza, delle immagini e dei suoni da alcune delle più sensibili professioniste cagliaritane, Francesca Romana Motzo, Francesca Lixi, Enrica Spada e Alessandra Seggi.
Fantasia e immaginazione prendono spunto dalla realtà di ognuno indipendentemente dall’età per creare, suonare e danzare storie nuove.
Dal mese di maggio e fino a dicembre saranno proposti, nei vari spazi del centro di Via San Lucifero, numerosi e diversificati laboratori didattici tutti tenuti da operatori culturali specializzati e che da anni operano nella musica, nel teatro, nella danza e nella didattica laboratoriale.
L’identità – scrivono le quattro docenti – è un processo che si snoda durante tutta la nostra esistenza e proprio per questa sua componente caratterizzante non è una certezza assoluta. Intesa come processo è per sua natura instabile e allo stesso tempo fortemente duttile, tanto da integrare le diverse esperienze nell’arco di tutta la nostra vita. Interattiva e molteplice, l’identità si nutre della relazione con l’altro, in continuo mutamento durante tutta la nostra esistenza. Nell’incontro con l’altro il nostro profilo identitario si sintonizza e si adatta costantemente a situazioni nuove, arricchendosi di esperienze e vissuti che anche impercettibilmente ci trasformano momento per momento, in una continua ridefinizione ed attribuzione di senso al nostro esistere.
Una storia, la tua: identità nascoste
A cura di Francesca Lixi e Carla Sanjust si tratta di un laboratorio destinato a persone dai 50 anni in su che propone la valorizzazione del processo di ricerca degli elementi autobiografici che avviene naturalmente osservando e soffermandoci su una foto che ci riguarda. L’obiettivo è quello di riconoscere il carico evocativo delle fotografie familiari che gli utenti sceglieranno di condividere e la stretta connessione che si crea con la memoria storica personale. Viene quindi proposta un’indagine sulla propria autobiografia a partire dalle fotografie familiari per sperimentare cosa succede se si prova a raccontare alcuni brevi tratti della propria vita usando come spunto le foto che si scelgono di condividere. Al termine dell’esperienza si prevede l’accompagnamento alla progettazione grafica e l’allestimento per la stampa della pubblicazione delle storie emerse durante il laboratorio.
Dieci incontri bisettimanali che si svolgeranno a partire dal 20 maggio e fino al 19 giugno il mercoledì e il venerdì dalle 18.00 alle 21.00 per un gruppo di max 15 persone.
Per informazioni e iscrizioni inviare una mail o telefonare a [email protected] 3382876095 o [email protected] 3382020460.
Nell’ambito del progetto Gener-azioni, il tempo, il corpo, la memoria, l’associazione Ars et Inventio propone due attività a cura di Enrica Spada: Sulle tracce del corpo. Sentire, danzare, raccontare e Il tempo, il gioco, l’immaginazione.
Sulle tracce del corpo. Sentire, danzare, raccontare è un laboratorio di avvicinamento al movimento danzato inteso come modalità di espressione individuale e cura di sé, in relazione con il gruppo. Con e attraverso il corpo ridefiniamo la nostra autobiografia in un incessante definirsi e ridefinirsi di senso che senza filtri o mediazioni il danzare porta in superficie in un dialogo, continuo e armonioso, con il nostro intimo più profondo e involontario e il mondo fuori di noi.
Il laboratorio rivolto al pubblico adulto si svolgerà dal 21 al 23 maggio.
Mentre il tempo, il gioco, l’immaginazione è rivolto a bambini tra i 7 e 10 anni e si svolgerà dal 18 al 19 giugno. I bambini saranno guidati in un percorso ludico creativo che approderà alla creazione di piccole storie danzate che avranno come nucleo tematico il tempo e l’immaginazione in tutte le molteplici accezioni.
Anche l’area didattica dell’associazione Spazio Musica propone due laboratori L’Acchiappasuoni nel paese di Tolgometto e Autobiografia musicale: narrazione e identità sonora.
L’Acchiappasuoni nel paese di Tolgometto è un laboratorio di esplorazione ed improvvisazione sonoro-musicale per bambini dai 6 ai 10 anni ideato e condotto da Francesca Romana Motzo ed Alessandra Ruggeri. Questo percorso laboratoriale nasce dal desiderio di esplorare e scoprire una divers’abilità sonora, necessaria per conoscere il vasto mondo della musica, aldilà dell’acquisizione di un codice, di strutture melodiche e di capacità strumentali. L’attività prevede una pratica che si lega a un’esplorazione creativa in grado di svilupparsi spontaneamente. Fare e pensare la musica come libera improvvisazione, come composizione istantanea su modalità proprie della musica contemporanea. Sono previsti 6 incontri dal 6 al 11 luglio.
Autobiografia musicale: narrazione e identità sonora, che si terrà a fine novembre a cura di Alessandra Seggi per Spazio Musica Area Didattica, vuole coinvolgere adulti e anziani dai 50 anni in su e la loro memoria dei suoni sarà lo strumento fondamentale di ogni autobiografia che insieme al pensiero narrativo permetteranno a ciascuno di ripercorrere consapevolmente i passi attraverso i quali si è articolata la nostra costruzione identitaria sonora. Il gioco che si attua è sempre in ciò che è stato e in ciò che si è: l’autobiografia ci consente di essere nel momento in cui si racconta e nell’”allora” raccontato. In questa esperienza la soggettività è pienamente valorizzata in quanto unica dove tutto è lecito perché i fatti rivivono nel racconto di chi li ha vissuti e li rivive ricordandoli.