Via Roma chiusa, automobilisti in trappola a Cagliari: “Aumentate le frequenze dei bus e mettete più treni”

Un’ora in auto da Sant’Elia a piazza Matteotti. Traffico da bollino rosso, stress e rabbia per gli automobilisti. Michele Vacca dell’Utp: “Caos facilmente prevedibile, non avere messo la ciclabile in viale Marconi impedisce a tanti di venire a Cagliari in bici o monopattino. Per snellire il traffico servono anche treni serali e più pullman per chi finisce di lavorare tardi”


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Sessanta minuti buoni, nelle ore di punta, partendo da subito dopo Sant’Elia con l’auto, per arrivare in piazza Matteotti. Tutti a passo di lumaca almeno sino a fine settembre, se non ci saranno delle modifiche radicali alla viabilità. Ma via Roma senz’auto è un ricordo ancora ben presente nella mente dei cagliaritani. Da lunedì scorso e per almeno sei mesi la strada cartolina è sbarrata per realizzare la foresta urbana dell’archistar Boeri. Nel 2027, invece, si tentò una sperimentazione di un mese, ad agosto, con risultati disastrosi. All’epoca il sindaco era Massimo Zedda. Lo ricorda bene Michele Vacca, referente per la Sardegna dell’Utp (Associazione utenti trasporto pubblico): “Nell’agosto 2017 venne chiusa al traffico la via Roma e nonostante la città fosse semivuota, i problemi di circolazione furono enormi. Ora, la stessa strada è stata chiusa con tutte le attività in funzione e in contemporanea ad altri lavori. Eppure il caos era facilmente prevedibile attraverso le simulazioni al computer. Sindaco e assessore hanno esortato la popolazione a usare i mezzi pubblici, ma il servizio non è stato potenziato, anzi, da gennaio 2020 il numero di corse sulla rete Ctm è stato ridotto. Nonostante le promesse l’autobus non passa più in Castello da anni. C’è stato anche l’annuncio di una riduzione dei costi degli abbonamenti ma ancora non c’è nessun provvedimento. Durante le giornate feriali il servizio Ctm è accettabile ma, come si vede dalla tabella delle ultime corse, chi inizia a lavorare molto presto o finisce tardi non può usarlo ed è costretto a venire in città in auto tenendo un parcheggio occupato per tutte le sue ore di lavoro”.

 

Ed ecco altre lamentele e le proposte per snellire il traffico: “Non aver inserito la corsia ciclabile in viale Marconi impedisce a tante persone di venire a Cagliari in bici o col monopattino; l’aver consentito l’ingresso delle auto da via Galvani fino all’asse mediano e non aver realizzato la preferenziale in senso opposto diminuisce notevolmente la competitività dei mezzi pubblici. Mentre alcune zone, come il popoloso quartiere di Truncu Is Follas o la zona industriale del Casic, dove lavorano migliaia di persone, sono completamente prive di trasporto pubblico, pertanto tutte quelle persone sono costrette a muoversi in auto, verso Cagliari o lungo la strada statale 554, unica alternativa a via Roma. La deviazione per le linee 9 e 19 dentro Truncu Is Follas avrebbe un costo minimo, come pure l’ingresso in aeroporto della linea 19; questo permetterebbe agli abitanti di raggiungere facilmente l’aeroporto e i treni senza che gli abitanti di Pirri, Monserrato, Selargius, Quartucciu e Quartu debbano arrivare in piazza Matteotti. Prolungando anche la linea QSA a Margine Rosso e all’aeroporto si garantirebbe un servizio velocissimo verso Quartu e, cambiando, anche per chi proviene da Sestu e dai comuni del Parteolla e della Trexenta e si potrebbe servire anche la zona industriale Casic.
Ripristinando il vecchio percorso della linea PF chi arriva da Flumini arriverebbe a Cagliari molto più in fretta non dovendo più entrare ed uscire da Quartu. Prolungare la linea QEX dentro Quartu lungo viale Colombo, via San Benedetto e via Fiume fino a Piazza IV novembre e aumentare la frequenza a 5 minuti toglierebbe una consistente mole di traffico verso la città. Mancano all’appello anche gli autobus notturni, promessa elettorale mai mantenuta dal sindaco, il cui costo di un milione all’anno, potrebbe essere finanziato con parte della tassa di soggiorno o degli 8 milioni delle sanzioni al codice della strada elevate dalla polizia Locale. Bisognerebbe istituire dei treni serali fino almeno a mezzanotte ed attivare il servizio metropolitano con un treno ogni 15/20 minuti tra Cagliari e Decimomannu. Quest’ultimo avrebbe tempi di percorrenza della metà rispetto agli autobus, e addirittura concorrenziali con l’auto”.

 


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