Il centro storico si rifà il look. Addio asfalto, ecco il granito. Stavolta è il turno di Stampace. Già partita la riqualificazione, con annessa pedonalizzazione, del corso Vittorio L’intervento riguarda la riqualificazione dei sottoservizi e pavimentazioni stradali di via Porto Scalas, mediante il totale rifacimento dei sottoservizi e dei relativi allacci, la messa in sicurezza del pacchetto stradale e la realizzazione della nuova pavimentazione. Tutto in continuità con quanto già realizzato nel corso Vittorio Emanuele II, dove il primo lotto (tra piazza Yenne e via Sassari) è stato completato nell’aprile del 2016 ed è attualmente in fase di ultimazione il secondo lotto (da via Sassari a via Caprera).
Da via Portoscalas sparirà l’asfalto e la carreggiata sarà composta da una fascia centrale in granito con la finitura verso gli edifici realizzata in tozzetti di porfido, (gli stessi materiali già impiegati nei lavori del corso).
L’altro intervento in programma è quello relativo alla scalinata del vico Vittorio Emanuele II. Ed è questo il progetto sul quale maggiormente si concentra l’interesse del Mibact, in virtù delle polemiche sollevate da intellettuali e ambientalisti sui precedenti lavori delle scalette a Villanova di quelle di Santa Teresa alla Marina. La zona, nel cuore di Stampace a pochi passi dalla torre medievale degli Alberti, è di alto valore paesaggistico. Qui l’obiettivo è quello di ricomporre gli elementi antichi della scalinata, scombinati dopo lo smontaggio necessario per lo sfilamento del collettore fognario e la sua sostituzione, con contemporaneo rifacimento di tutti gli allacci fognari privati.
Il progetto prevede il reimpiego dei basoli precedentemente rimossi, con integrazione degli elementi mancanti, che nel tempo erano stati ricostruiti in cemento.
La Soprintendenza ha imposto che “i basoli previsti per le integrazioni della scala di vico Vittorio Emanuele…dovranno essere del tutto analoghi per materiale, lavorazione e finitura e la ricomposizione della scala dovrà essere particolarmente accurata ed eseguita con la supervisione di questo Ufficio”
Inoltre i lavori di scavo e di movimento terra per la realizzazione delle opere dovranno essere effettuati alla presenza fissa di un archeologo. E prima dei lavori dovrà essere effettuata la verifica della cisterna presente in via Porto Scalas, finalizzata ad accertarne la consistenza e lo stato di conservazione.