Via Cinquini, ex casa dei tossici: “Comune e Area decidano cosa farne”

Un rudere che sta cadendo a pezzi, un tempo crocevia di tossici, clochard e spacciatori. Oggi controllato dalle telecamere della Alarm System di Cagliari. Alessandro Sorgia: “A che punto siamo con un’eventuale demolizione o recupero di quei locali fatiscenti? Il rimpallo Area-Comune sta facendo diluire i tempi, occorre capire cosa si vuol fare di quel caseggiato”


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Un rudere senza mezzi termini, inutilizzato: l’ex circoscrizione di via Cinquini, ai piedi del colle di San Michele, è stata per quasi tre lustri oggetto di degrado urbano e sociale, con la presenza nello stabile di numerosi tossicodipendenti, diventando di fatto sede abituale per lo spaccio della droga: “Dopo numerose mozioni in Consiglio e petizioni popolari – evidenzia il consigliere comunale, Alessandro Sorgia, Gruppo Misto – con un provvedimento urgente, il Comune di Cagliari qualche anno fa demandò ad una ditta specializzata di provvedere al risanamento dei luoghi con la bonifica totale di quegli ambienti malsani con il recupero fra gli altri di diversi sacchi di rifiuti pericolosi”.

LA BONIFICA. Nel 2012 il Sindaco firmava l’ordinanza che obbligava Area – l’agenzia regionale per l’edilizia abitativa – proprietaria dell’edificio, a chiudere e mettere in sicurezza la costruzione, un’ordinanza simile, era stata firmata anche nel 2008 ma Area sostenne di non poterla rispettare perché non era in possesso dell’immobile, il Sindaco chiese inoltre al Prefetto un incontro per discutere insieme ai rappresentanti dell’agenzia regionale dei tanti edifici di Area che sono nelle stesse condizioni di quello di via Cinquini: “Allo stato attuale – sottolinea il consigliere Sorgia – è ancora tutto in alto mare, con la chiara ed evidente presenza di un rudere che ha visto in tanti anni soltanto abbandono e casi di emarginazione sociale, dato che all’interno dormivano anche giovani tossicodipendenti. L’edificio non è appunto del Comune di Cagliari ma di A.R.E.A, ex Iacp con cui ci sono state negli ultimi anni diverse interlocuzioni al fine di decidere definitivamente il da farsi. E’ stato messa in evidenza nella scorsa consiliatura la presenza in cassa 15mln di euro, per i quartieri di Is Mirrionis-San Michele, contributi che dovrebbero essere spesi per migliorare sensibilmente il tessuto sociale della zona, oggi tale sito purtroppo si presenta come un’area quasi fantasma ai piedi del parco sul colle di San Michele”.

DEMOLIZIONE O RECUPERO? “Il rudere in questione – evidenzia il vicepresidente della commissione Politiche Sociali, Alessandro Sorgia – rappresenta un vero e proprio pugno nell’occhio per la città di Cagliari in generale ma in particolare per il quartiere, per i suoi abitanti e per i tanti frequentatori dell’importante polmone verde cittadino, la responsabilità del degrado dell’edificio è di Area ma l’amministrazione comunale ha il preciso dovere di intervenire prontamente sull’incolumità dei cittadini e sulla loro salute, per questo chiediamo al Sindaco Zedda di fare chiarezza sullo stato dell’arte degli accordi intrapresi tra Amministrazione comunale e AREA per il momento rimasti sulla carta, circa il futuro dell’immobile, su una sua demolizione o ricostruzione, e dei tanti edifici di Area che sono nelle stesse condizioni di quello di via Cinquini, siano rese note le intenzioni dell’amministrazione comunale circa un suo passaggio del bene in questione ed una sua eventuale destinazione, come si era previsto in futuro tra le varie possibilità, di un centro ricreativo per bambini o anziani o un’integrazione con il vicino parco di San Michele, vengano comunque accelerate con urgenza le procedure affinchè si creino i presupposti al fine di restituire in ogni caso il bene in tempi rapidi alla città e ai suoi abitanti ed eliminare di fatto tale situazione di degrado, quali azioni immediate si intendono adottare per la spendita di  15milioni di euro, per i quartieri di Is Mirrionis-San Michele, al fine di migliorare sensibilmente il tessuto sociale della zona”. 


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