Via Castelli parte 2, Comune: “Non sarà più un quartiere di serie B”

Una delibera, la numero 220 di dicembre 2015, tra le diverse zone della città, sancisce anche la “rinascita” di Tuvumannu: “Presto tutta quell’area non adeguatamente valorizzata, potrà riavere il maquillage che merita”


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Interventi di implementazione del verde cittadino, recupero e valorizzazione di aree urbane attualmente marginali, arricchire e valorizzare il patrimonio esistente, contribuire più in generale all’innalzamento della qualità della vita in città, a partire anche dal miglioramento qualitativo del paesaggio urbano. Il Comune di Cagliari mette in evidenza anche alcune criticità, (Via Castelli a Tuvumannu) tanto per fare un esempio. E lo fa citando una delibera, la 220 del 31/1/2015 nella quale c’è per l’appunto anche l’area di via Caastelli, individuata nel Puc di Cagliari come area PI Ambito di Programma Integrato, dove si intende incrementare il verde esistente per la realizzazione di un vero giardino, luogo riconoscibile a disposizione degli abitanti del quartiere. La superficie totale è di 610 mq. 

STATO DI FATTO. L’area oggetto d’intervento risulta pianeggiante, localizzata all’ingresso del quartiere, addossata ad una recinzione e con due lati perimetrati dal marciapiede lastricato con cordolo in cemento, rialzato rispetto alla quota della strada. Nell’area emerge la presenza di una teca votiva dedicata alla Madonna e sono presenti alcuni massi di calcare sparsi. 

NOTE AGRONOMICHE. Dal punto di vista agronomico si osserva la presenza di alcune alberature (Ficus retusa, Ceratonia siliqua, Celtis australis, Cercis siliquastrum, Pinus halepensis) e qualche arbusto (Yucca, Agave), alcuni risultato di interventi “spontanei” anche recenti.  

CRITICITA’ INDIVIDUATE. L’area trova identità dalla presenza della teca, mentre le opere del verde presenti sono costituite da alcune alberature ed arbusti frutto di diversi interventi, con effetto d’insieme disomogeneo nonostante alcune essenze presenti siano di aspetto pregevole (Pinus Halepensis, Cercis siliquastrum, Ceratonia siliqua, Ficus retusa, Cercis australis). Le alberature e gli arbusti di medie dimensioni richiedono un intervento di manutenzione per ridefinire la forma delle chiome, mentre si rende necessaria un’integrazione del verde che armonizzi tutti gli elementi presenti nell’area.  

OBIETTIVI GENERALI. Intenzione dell’Amministrazione è la sistemazione ed implementazione del verde esistente che dia risposta alle criticità individuate con l’obiettivo di porre le condizioni per la riqualificazione di uno spazio pubblico all’ingresso del quartiere che avrà riconoscibilità dal punto di vista agronomico.  

PROGETTO COMPLESSIVO. Il progetto prevede la valorizzazione delle piante esistenti, l’arricchimento del sistema del verde attraverso diverse operazioni. Si realizza una zona a prato; introducendo essenze arbustive in prossimità della teca votiva, vicino alle rocce; realizzando una siepe che attenuerà l’impatto visivo delle recinzioni presenti.  

Dal punto di vista compositivo si propone di rendere più organico l’impianto del verde esistente mediante la realizzazione di prato e pacciamatura (nella zona alberata), la messa a dimora di cespugli (sempreverdi della macchia mediterranea) che addossati alle rocce presenti e alla recinzione, si integreranno ai volumi delle alberature. Gli interventi consisteranno in:

• manutenzione delle alberature esistenti;

• pulizia e preparazione del terreno nello strato superficiale per la messa a dimora

delle nuove specie arbustive e nella zona destinata a prato;

• messa a dimora degli arbusti disposti a macchia in prossimità delle rocce e della

teca;

• messa a dimora degli arbusti disposti a siepe lungo la recinzione a debita distanza

per le normali operazioni di manutenzione;

• realizzazione di un’area a prato ottenuto mediante preparazione del terreno

esistente e idrosemina;

• realizzazione dell’impianto di irrigazione a goccia per l’attecchimento e la

manutenzione della siepe lungo la recinzione del palazzo adiacente e l’impianto con

irrigatori dinamici a pioggia per l’irrigazione del prato e delle specie arbustive nella zona

delle rocce;

• predisposizione di pacciamatura dove l’ombra degli alberi comprometterebbe la

crescita del prato;

• è prevista la posa di alcuni cestini portarifiuti posati con paletto.