Via Azuni, il selfie della pace: “Non siamo vandali, chiediamo scusa”

Dopo la denuncia di Cagliari Online, i due ragazzi che avevano staccato la lavagna di un locale del centro storico si presentano e chiedono scusa: “Non siamo vandali, era solo una bravata”. Mauro Trudu, del Picanhito, scatta il selfie della pace e dice: “In fondo sbagliamo tutti”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

“Non siamo vandali, anzi chiediamo scusa”. I ragazzi che hanno staccato la lavagna in un locale del centro storico (da Picanhito, bisteccheria street food), distruggendola, ora chiedono scusa, vanno dal titolare e fanno il selfie con lui. E il gestore di via Azuni, a Cagliari, accoglie questa singolare iniziativa di remissione dei giovani e scherzosamente, carica un post su instagram con tanto di foto: «Occhio quando vedete questi due in giro, chiudete le serrande, hanno fatto una cazzata enorme ma alla fine ci hanno chiesto scusa e a noi va bene così, tutti sbagliamo».

La bella notizia del giorno ha un epilogo positivo: un gesto stupido, una bravata, nel cuore della notte, compiuta forse senza pensare al danno ma ancor di più, all’offesa perpetrata al quartiere, nel cuore delle viuzze di Stampace. Nelle telecamere di sicurezza qualche giorno fa, a notte fonda, un frame video “inchioda” due ragazzi che staccano la lavagnetta dei menù della bisteccheria, gettandola poi nel cassonetto. Un “danno” (appena poche decine di euro) che di per sé non è apparso oneroso per il locale ma ha fatto di peggio, creando il malessere nel rione per il gesto ingiustificato. Ma questo pomeriggio, la sorpresa: da Picanhito si presentano i due autori del gesto, forse spinti dai rimorsi di coscienza e ancora meglio, consapevoli della stupida bravata. Il resto vien da se, denuncia evitata e una pacca sulle spalle ai due da parte di Mauro Trudu, con la promessa dei ragazzi di non compiere mai più gesti insensati di quel genere.