“Vertigini e dolori, nessuna terapia efficace. La mia non vita con la fibromialgia”

Simona, 42 anni, di Cagliari, lotta contro la malattia invisibile, almeno in Sdegna, da moltissimi anni: “A volte penso sia meglio non dormire, ogni risveglio è un incuo. Antidepressivi e miorilassanti? Nessun beneficio, solo effetti collaterali”


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Di Paolo Rapeanu

Simona ha 42 anni, è di Cagliari e, da almeno venti, lotta contro la fibromialgia. Dolori cronici e acuti che si spostano per tutto il corpo. Una via crucis senza fine: “La mia giornata è molto faticosa, fin dal risveglio. A volte penso che sia meglio non dormire: tra vertigini e mal di testa passo un’ora a rigirarmi nel letto, prima di riuscire ad alzarmi. Faccio tutto lentamente, è anche un affaticamento mentale”, racconta Simona, che non si fa riprendere in volto “per motivi legati alla mia professione, devo tutelarmi perché, non essendo una malattia riconosciuta, qui in Sardegna, c’è molto pregiudizio”.
“Non voglio essere definita un’invalida, ma una persona che ha bisogno di aiuto. La fibromialgia ha diversi livelli, moderati e acuti”. Antidepressivi e miorilassanti sono inutili”, racconta la 42enne. Anzi, per lei rappresentano il veleno: “Nessun beneficio, solo effetti collaterali. Non sono ancora riuscita a trovare una terapia efficace”. Come vede il futuro un malato di fibromialgia? “Per molto tempo ho pensato di non averlo, tra il tantissimo dolore fisico e anche spirituale. Vivo giorno per giorno”.
E i giorni, per Simona, sono sempre un’incognita gigantesca: “Nella mia condizione è difficile cambiare lo stile di vita. Sono troppi i limiti. A seconda del dolore ci sono giorni nei quali mi arrabbio di più e altri nei quali mi arrabbio di meno”.


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