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Circa 80 dipendenti licenziati, da luglio ad oggi, e punti vendita da tempo sprovvisti di merce. È il lento declino della catena di market Sigma del cagliaritano, gestiti dalla “Metide srl”, società partecipata del gruppo di distribuzione Cedi Sardegna. Da oggi i sette negozi, di cui cinque a Cagliari, hanno chiuso i battenti e i lavoratori a casa in ferie forzate, in attesa che la situazione si risolva e vengano scongiurati altri tagli al personale. “Ci sono diversi operatori interessati a rilevare l’attività – spiega Cristiano Ardau, segretario generale della UilTuc che insieme alla Filcams Cgil ha organizzato la mobilitazione di due settimane fa e chiesto l’intervento della Regione nella vertenza – Quello che chiediamo è che vengano preservati i posti di lavoro: i dipendenti non possono pagare le conseguenze degli errori e dell’incapacità manageriale dell’azienda”.
IL DRAMMA DEI DIPENDENTI. Due settimane fa i 150 lavoratori hanno incrociato le braccia e scioperato davanti al punto vendita di via Santa Maria Chiara, a Pirri. Tre i mesi di stipendio in arretrato, e dietro l’angolo, l’incubo dei licenziamenti dopo anni di lavoro e sacrifici. “Ho quarant’anni e una figlia a carico – racconta Valeria M., dipendente nel market di viale Monastir – Dopo ventidue anni come commessa, mi ritrovo senza un lavoro, senza nessuna entrata e con un mutuo da pagare. Da lunedì saremo tutti in ferie, con la speranza che qualcuno rilevi l’attività e scongiuri i licenziamenti. In caso contrario, dovrò cercare altro, ma non è semplice”. Più drammatica la sorte di Manuela G., già licenziata a luglio. “La situazione è degenerata un anno fa – racconta – con i primi ritardi nel pagamento degli stipendi, fino ad arrivare ai disagi degli scaffali vuoti e dei clienti che col tempo, sono diminuiti. Il problema non è l’esubero del personale, motivo per cui sono scattati i licenziamenti, ma la mancanza di liquidità e la gestione dell’azienda che, giorno dopo giorno, ha fatto crollare un impero. E io ora mi ritrovo a casa, senza un lavoro”.