Vertenza Geoparco, salvati 520 posti di lavoro

Stipulato il verbale di accordo tra sindacati e giunta regionale mette la certezza alla riassunzione dei 530 dipendenti licenziati, dopo la scadenza della convenzione Ati-Ifras


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“La stipula di oggi del verbale di accordo tra sindacati e la Giunta Regionale con gli Assessorati Regionali competenti, Affari Generali, Lavoro, Industria ed Enti Locali, mette certezza alla riassunzione dei 520 dipendenti licenziati, dopo la scadenza della convenzione ATI-IFRAS e Regione Autonoma del Geoparco, ora in disoccupazione.
 
Un anno fa esatto, iniziava un confronto serrato con la Giunta per difendere il progetto del Geoparco Storico ed Ambientale della Sardegna e la stabilizzazione dei 520 addetti impiegati. Confronto serrato che sfociato in un tavolo partenariale, oggi segna un’importante risultato. Nel giro di poche settimane, massimo 2 mesi, le persone impiegate, verranno riassunte e
ricollocate tra Igea Comuni ed Enti del Parco Geominerario. Non abbiamo mai voluto pensare solo ai lavoratori ma costruire una prospettiva sostenibile di rafforzamento, di valorizzazione e di promozione del Progetto Interministeriale.
La stabilizzazione dei lavoratori coinvolti poteva venire solo dalla validità del progetto. Il patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’Unesco nella rete dei Geo Parks e con un’articolazione di ben 380000 ettari, vede coinvolti quasi 90 Comuni in tutta la Sardegna, e rappresenta un pezzo di sviluppo sostenibile, credibile e di grande valore aggiunto per la Sardegna.
Serve valorizzare la cultura mineraria, promuovere le attività di bonifica dei relativi siti e la difesa delle vocazioni di questi territori. Riconoscimento della tecnologia, dei costumi e della vocazione mineraria di questi territori attraverso la difesa ambientale, la valorizzazione ai fini turistici per le stabilizzazione per queste 520 famiglie.
Saranno messe in campo misure di politiche attive e passive del lavoro attraverso il coinvolgimento dell’ASPAL con la stipula entro 90 giorni di un’ulteriore accordo con la presenza anche di IGEA, i Comuni, l’Ente Parco, il Parco di Porto Conte e le Segreterie Confederali di CGIL, CISL e UIL.
Non abbiamo mai chiesto prebende per questi lavoratori o stabilizzazioni cieche senza alcuna finalità. Il tavolo partenariale continuerà nella sua azione di regia regionale per monitorare, corregge od integrare ciò che sarà necessario per il progetto. Solo così potremmo finalmente avere un progetto valido, concreto e di valore per questi 520 lavoratori, lo sviluppo e la Sardegna.


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