Verso il Solinas bis: Nieddu silurato ma la Lega si prende strade e dighe in Sardegna

Clamorosa rinuncia alla Sanità da parte del Carroccio che invece opta per i lavori pubblici e scende da tre a due assessorati: così Salvini, ministro delle Infrastrutture, potrà gestire attraverso Saiu i milioni del pnnr anche nell’isola. Alla Lega anche l’Agricoltura con Valeria Satta, assessorato fondamentale dove nulla in questi anni si è mosso. Ai Trasporti Gabriella Massidda, direttore generale trasversale a tutte o quasi le legislature, alla Sanità Carlo Doria, bocciato alle urne alle politiche e fedelissimo del governatore.


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Alla fine, il prezzo del fallimento della gestione della Sanità in Sardegna lo pagherà per intero Mario Nieddu. Sul quale, di fatto, la Lega scarica tutte le colpe, mollando lui e l’assessorato e provando, attraverso i Lavori Pubblici affidati a Pierluigi Saiu, a risalire il sentiero dei consensi, precipitati in 3 anni dal 12% al 3%. La mossa di Salvini, che rinuncia a un assessorato scendendo da tre a due ma si prende l’omologo regionale del suo incarico romano, ha un senso politico preciso in vista delle regionali di febbraio 2024: puntare su strade e dighe, provare a imprimere una svolta e tentare così di riguadagnare un po’ di consensi. Missione impossibile attraverso la Sanità, di sicuro il settore più contestato e sotto accusa sin dall’inizio della legislatura.

Meglio mollare la patata bollente, dunque, e lasciare che sia Solinas a gestirla attraverso il suo fedelissimo Carlo Doria, ortopedico bocciatissimo alle urne delle politiche dopo la sua candidatura al Senato. Sarà lui a guidare l’assessorato più importante, insieme ai Trasporti dove invece dovrebbe andare Gabriella Massidda, direttore generale trasversale a tutte le legislature.

 Al loro posto resteranno Giuseppe Fasolino al Bilancio, Gianni Chessa al Turismo, Anita Pili all’Industria, Andrea Biancareddu all’Istruzione, Quirico Sanna agli Enti Locali.

 Novità anche all’Agricoltura, che dovrebbe andare alla Lega attraverso Valeria Satta, attualmente agli Affari generali: un assessorato strategico e fondamentale soprattutto per la Sardegna, dove in questi tre anni nulla si è mosso, che vedrebbe alla guida un assessore che non si è mai occupato della materia. Resta poi il problema della delega ai Riformatori, che con i Lavori Pubblici alla Lega resterebbero fuori.

Infine il Lavoro: caduta l’ipotesi Marco Tedde visto che Solinas vuole una donna, restano in piedi tre ipotesi: la ex dirigente del Comune di Cagliari Ada Lai, la vice sindaca di Alghero Giovanna Caria, oppure Maddalena Calia, ex europarlamentare ed ex sindaco di Lula.

La nuova giunta dovrebbe essere presentata domani in consiglio regionale, il condizionale è d’obbligo visti i ritardi continui con cui si sta gestendo il rimpasto annunciato oltre un anno e mezzo fa.


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