Vergogna a Quartu, rubati due alberi piantati dai bimbi in via Inghilterra: “Gesto ignobile”

I piccoli della scuola di via Inghilterra in lacrime, i loro alberi di susino non ci sono più: “Grazie, cari ladri, vi dovreste vergognare”. I bimbi scrivono al sindaco Milia: “Un gesto vile e stupido, indegno di una comunità che vuol dirsi civile”

Due alberi di susine, piantati qualche mese insieme ai loro insegnanti, rubati nella notte dal giardino della loro scuola. L’istituto è quello di via Inghilterra, chi ha compiuto il vergognoso gesto ha sulla coscienza le lacrime, versate stamattina dai piccoli, quando al posto dei due alberi hanno trovato altrettanti fossi. I bimbi hanno realizzato un cartellone con un messaggio ben chiaro: “Grazie, cari ladri, per aver rubato due delle nostre piante. Vi dovreste vergognare, complimenti!”. I bambini hanno anche scritto una lettera al sindaco, Graziano Milia: “Siamo molto delusi e arrabbiati”. Le stesse identiche sensazioni che prova il primo cittadino quartese: “Chi ruba compie un reato, perseguibile d’ufficio attraverso i canali di polizia giudiziaria. Ma chi ruba a dei bambini compie un gesto ancora più ignobile, perché oltre al danno materiale causa un enorme danno morale proprio a chi, con l’entusiasmo e la generosità dei suoi anni, si cimenta per la prima volta con l’esperienza della partecipazione e con la soddisfazione di far germogliare la vita intorno a sè”, scrive Milia.
“Ho avuto modo di apprendere direttamente dai piccoli alunni della scuola di Via Inghilterra, attraverso una lettera scritta di loro pugno, del grave torto subito attraverso il furto di due alberi di susino piantati nei giardini della scuola, nell’ambito del progetto ‘Viviamo il verde’, ideato durante l’anno scolastico insieme ai loro insegnanti. I bambini sono rimasti giustamente dispiaciuti e offesi da un gesto che oltre ad essere meschino, denuncia l’ignoranza di chi lo ha compiuto: i poveri alberelli difficilmente sopravvivranno all’espianto forzoso, in questo periodo già molto caldo. Ora i bambini lanciano un appello ai cittadini quartesi, chiedendo a chi può di donare loro due nuove piantine di susino. Mi auguro che la nostra comunità risponda generosamente a questo appello. Ma ancor più spero che chi ha compiuto un furto come questo si renda conto dell’inutilità di un gesto tanto vile quanto stupido, indegno di una comunità che vuol dirsi civile”.


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