Ventura, l’Italia si domanda: ma dove l’abbiamo trovato un Ct così incapace?

Solo un anno fa la “sciagura di Cornigilano” raccolse una squadra che aveva battuto la Spagna e pareggiato con la Germania


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di Nanni Boi

Gino Bartali diceva: “tutto sbagliato, tutto da rifare” e di questa frase soprattutto in queste ore si è fatto indubbiamente un gran uso se non abuso. Perché sul fatto che il calcio italiano negli ultimi vent’anni abbia espresso presidenti federali e di Lega del tutto inutili è un dato di fatto. Rimpiangiamo Antonio Matarrese che in confronto ai Tavecchio e ai Beretta è un gigante. Quando poi si parla di vivai dove abbondano gli stranieri, scelti il più delle volte per traffici più o meno limpidi, e si chiede che venga arginato questo fenomeno esagerato, è un intento indubbiamente condivisibile, direi una necessità.

Ma che da questo si prenda lo spunto per dire che il valore dell’Italia intesa come nazionale calcistica, è quello mostrato dal flop di Ventura ce ne passa. Salvare questo allenatore dalle critiche significa mettere assieme il danno e la beffa. L’abbiamo sopportato in questo anno e mezzo, abbiamo sopportato quell’altro impiastro del suo presidente Tavecchio. Ma anche la sopportazione ha un limite. Giampiero Ventura ha dimostrato in tutto questo tempo di essere un allenatore incapace a ricoprire il ruolo di commissario tecnico. Un incapace totale, senza la benché minima giustificazione come ha dimostrato con le sue convocazioni a pera, con la mancanza di uno schieramento base, con l’assurdità di quel modulo 4-2-4 che ha usato solo lui in tutta Italia con risultati deprimenti.

Con le balle che ci ha raccontato in tutto questo tempo sulla “costruzione di qualcosa di importante”. A quanti gli tirano la ciambella di salvataggio (si fa per dire perché si è inabissato peggio del Titanic) con la storia dei vivai che sono formati da stranieri, basta la risposta che anche nel 2006 non c’era una politica dei vivai, eppure l’Italia ha vinto il Mondiale. E sul fatto che questo sarebbe il livello del calcio in Italia, basta rileggersi i tabellini delle ultime due partite giocate dagli azzurri prima dell’arrivo della “sciagura di Cornigliano”. 26 giugno 2016 e 2 Luglio 2016, cioè un anno fa, mica un secolo: Italia-Spagna 2-0 e Germania-Italia 1-1, poi vinta dai tedeschi ai rigori. Sedici mesi in cui il bravo Giampiero ha costruito “qualcosa di così importante” che il mondo ci ride e ci riderà dietro per chissà quanto tempo.

 


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