Vandali scatenati alla Marina: distruggono un palazzo in via Dettori

Inquietante denuncia degli abitanti della Marina: un gruppo di vandali sabato notte ha distrutto un portone in via Dettori, spaccato le lampade di un palazzo e tentato persino di entrare dentro gli appartamenti. Gli abitanti scrivono al prefetto: abbiamo paura


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Vandali scatenati nel quartiere della Marina. Distruggono un portone, spaccano le lampade del palazzo, tentano addirittura di entrare negli appartamenti. Una clamorosa denuncia, quella che porta il comitato “Rumore No Grazie” a chiedere l’intervento del prefetto in un esposto-denuncia. “Quanto è successo nel quartiere Marina nella notte tra sabato 26 e domenica 27 gennaio  era tanto temuto quanto prevedibile- scrive Marco Marini, portavoce del comitato- un gruppo di  persone   ha forzato  a spallate un robustissimo portone di un palazzo di via Dettori, nel centro storico, dilagando all’interno dell’androne, spaccando lampade e cercando di salire ai piani degli appartamenti. L’arrivo di vigili urbani forse ha impedito il peggio ma nell’affollamento caotico da sabato sera i responsabili dell’atto vandalico l’hanno fatta franca.

L’episodio costituisce un preoccupante balzo in avanti,  in quanto aggressione di gruppo,  nell’atteggiamento tenuto finora dalle  persone che affollano di notte le strette strade del centro storico, non più solo d’estate, ammassandosi davanti ai troppi  locali pubblici   e stazionando con schiamazzi e urla sino alle due, le tre della notte.

Il tutto in totale disprezzo del diritto al sonno e al riposo dei residenti.

Questa situazione, che riguarda la salute e adesso anche la sicurezza degli abitanti,  è stata più volte rappresentata alle autorità, a partire dal Sindaco della città, ma non ne è  sortito sinora nessun provvedimento adeguato all’entità del grave fenomeno. Sino a quando è pensabile che si possa andare avanti così?

Vivendo giorno per giorno una situazione di emergenza che calpesta prima di tutto il diritto alla salute e alla vita, che la normativa in materia di inquinamento acustico ha voluto tutelare in adempimento di norme costituzionali, di direttive dell’Unione Europea e di indirizzi dell’Organizzazione mondiale della Sanità?  

Fino a quando si calpesteranno diritti elementari come quelli appena citati? Pertanto chiediamo a Lei, signor prefetto, di assumere al più presto tutti i provvedimenti  di sua competenza perché si possano ripristinare nel quartiere Marina le condizioni di rispetto della salute, della vita e della sicurezza che le degenerazioni di questi ultimi anni stanno mettendo in serio pericolo”.

 


In questo articolo: