Valentina e Manuel, la contro verità: “Potrebbe averlo bruciato lei”

Si infiamma la polemica sul social dopo la trasmissione su Rete 4. La rabbia dei sostenitori di Manuel Piredda, accusato di avere bruciato Valentina Pitzalis: “Lui muore carbonizzato con la testa fracassata, lei solo ustionata: lo volete capire che in questa storia c’è qualcosa che non quadra?” Leggete tutte le voci degli utenti pro-Manuel


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Da ieri sera la polemica infiamma le pagine di Quarto Grado, i giornali e i profili social di mezza Sardegna, gettando un’ombra su un caso che ancora per molti versi appare costellato da grandi interrogativi. Sono il  popolo dei sostenitori di Manuel Piredda e chiedono “Verità e giustizia” nei confronti del giovane, morto carbonizzato nella sua casa di Bacu Abis il 17 Aprile 2011. Quella stessa ,terribile notte di cinque anni fa la moglie Valentina Pitzalis riportò gravissime ustioni sull’intero viso e perse quasi del tutto l’uso delle mani.  “Mi ha dato fuoco per gelosia” ha ripetuto ieri in lacrime la 32enne davanti alle telecamere di “Il terzo indizio”, il popolare programma tv su Rete 4 condotto da Alessandra Viero.

Eppure secondo tanti i fatti, quella notte, sarebbero andati diversamente da quanto riporta la ragazza. “A casa mi hanno insegnato ad ascoltare due campane, sempre. In questo caso può parlare solo lei, peccato che in difesa di Manuel ci siano le lettere psicopatiche che scriveva al ragazzo. Manuel, il cosidetto presunto assassino, é morto con la testa spaccata e bruciato, spiegatemi come Valentina avrebbe potuto spaccargli la testa mentre bruciava.. , scrive Silvia Usai da Cagliari. “I dubbi ci sono e restano, e se fosse stata lei a cospargere lui di benzina? Perché lui è morto carbonizzato, con la testa spaccata, e lei solo in viso?”, ricorda un altro utente.

“Come mai Manuel in 20 minuti è morto carbonizzato e lei ha riportato solo ustioni sul viso e braccia? Se lei ha preso fuoco per prima, com’è stato possibile che lei si sia salvata? Perché il caso è stato chiuso senza aver fatto indagini e autopsia sul corpo di Manuel?Questo è l’unico caso dove non vi è stata fatta chiarezza!Aiutate la famiglia di Manuel a capire la verità”, scrive Sabrina Meloni da Cagliari. La mancata autopsia sul corpo del giovane, trovato carbonizzato e in posizione fetale sulla porta d’ingresso della sua abitazione, con una profonda ferita alla testa, il mai rinvenuto innaffiatoio verde con il quale l’uomo avrebbe cosparso la moglie di cherosene ( poi divenuto nel corso della puntata di ieri”benzina”), alcune lettere controverse scritte dalla ragazza stessa: questi, sommariamente, gli elementi che porterebbero i detrattori di Valentina a invocare la riapertura del caso. <<Date voce a Roberta Mamusa- scrive una giovane sulla pagina ufficiale di “Quarto Grado”, riferendosi alla madre di Manuel, che sin dal principio della vicenda difende a spada tratta l’innocenza del figlio. “Manuel aveva il cranio rotto, se lo sarebbe rotto da solo? Giorni prima era stato aggredito ed aveva la mascella rotta, inoltre ha finito di bruciare molto prima di lei . Fosse stato lui sarebbe avvenuto il contrario. L’innaffiatoio o tanica non è mai stato trovato, chi lo avrebbe fatto sparire? Meditate e riflettete, la versione della madre sarà molto interessante! Datele la possibilità di poter raccontare la sua parte di storia”. “20 miniti a fuoco e perde solo una mano e il viso deturpato? Ho avuto modo-ribatte Valeria Atzei su Casteddu Online- di leggere gli appelli della mamma di Manuel.Povera donna.La verità la sa solo Valentina”.