Vaccini a rilento, la Sardegna rischia di rimanere a lungo nella zona arancione

A Radio CASTEDDU, Piero Comandini, PD: “Continuiamo a dire dalla nostra parte di opposizione che il problema è che non si vaccina come sta succedendo in altre parti d’Italia”


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La Sardegna rischia di rimanere a lungo nella zona arancione e le vaccinazioni vanno a rilento. A Radio CASTEDDU, Piero Comandini, PD: “Continuiamo a dire dalla nostra parte di opposizione che il problema è che non si vaccina come sta succedendo in altre parti d’Italia, dove la vaccinazione sta andando più veloce. In altre parti d’Europa, come l’Inghilterra, la Francia, la  Spagna gli accordi vengono presi tra stati e regioni con medici e altri operatori. Dobbiamo pensare che la vaccinazione sia l’unico strumento per poter bloccare la diffusione del virus, non vedo altra soluzione. La Sardegna ha deciso di andare a rilento, noi abbiamo una situazione in cui siamo ultimi in Italia ed è una classifica che non ci piace e ci preoccupa, mentre vediamo che c’è una continua incapacità di aumentare il numero di vaccinazioni. Per i luoghi in cui si può vaccinare, sono ancora ben presenti le foto dove vediamo le file di persone anziane e non c’è la capacità, invece, di trovare altri luoghi fisici come le palestre, per esempio. È un problema politico ed è sotto gli occhi di tutti: lo scontro tra l’Ats e chi gestisce da parte della maggioranza di centro-destra. Le cronache politiche sono piene, in questi ultimi tre giorni, dello scontro politico: invece di pensare a darsi colpi dovrebbero pensare al benessere al fabbisogno delle persone”.
Risentite qui l’intervista a Piero Comandini del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu 
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