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Gli italiani e i sardi che non andranno in vacanza per Pasqua resteranno a casa per motivi economici, non avendo i soldi per spostarsi, e non per i rischi legati alla pandemia e la paura dei contagi. Il dato emerge da un’indagine di Federalberghi, che certifica quanto già sapevamo: con gli aumenti folli dovuti più alla speculazione che alla guerra, non si riesce a fare la spesa e arrivare a fine mese figuriamoci a concedersi una vacanza. Quasi la metà degli italiani interpellati, oltre il 40%, ha detto di non poter partire perché non ha i soldi per farlo: bollette alle stelle, raddoppiate e in molti casi triplicate, prezzi folli nei supermercati e persino nei discount, per non parlare di benzina e mezzi di trasporto, hanno messo in ginocchio le famiglie che, ancora una volta, pagano per tutti.
Per i fortunati che potranno partire, la spesa media pro capite sostenuta per la vacanza (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti), sarà pari a 504 euro. Chi resterà in Italia spenderà mediamente 474 euro, mentre la spesa aumenta per chi trascorrerà un periodo di vacanza oltre confine (708 euro). Il giro di affari raggiungerà i 7,06 miliardi di euro. La gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata ai pasti (30%) e al viaggio (21,9%). L’alloggio assorbe il 16,5% del budget, mentre allo shopping sarà destinato il 15,7%. La motivazione principale per la vacanza pasquale saranno il riposo e il relax (68%), seguiti dal divertimento (32,2%). Il 29,1% degli italiani approfitterà di questa occasione per raggiungere la propria famiglia.
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