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Approvato il piano finanziario del Comune di Uta relativo al servizio di gestione dei rifiuti per l’anno 2018. Buone nuove e sconti in bolletta. Superando la soglia del 70 per cento di differenziato gli utesi hanno raggiunto le premialità previste. Ma anche il risparmio in termini ambientali è significativo: si è passati dalle 1350 tonnellate di rifiuto secco del 2015 ai 900 degli ultimi due anni. Che si traducono in 80 mila euro di costi in meno nei pagamenti delle fatture alla ditta incaricata del servizio. In parallelo si sono registrati aumenti consistenti, in certi casi anche oltre il 60%, nella raccolta dei materiali riciclabili.
Uta ha fatto un salto di qualità nella gestione dei rifiuti passando dal 55 per cento di differenziata degli anni 2014/2015, fortemente al di sotto dalla soglia del 65% previsto dalla normativa Regionale, con conseguenti pagamenti delle penalità previste -, a raggiungere la soglia del 70. Una vera inversione di rotta verso la sostenibilità .
“Risultati che hanno permesso, nel corso dell’ultimo biennio, di svolgere senza costi aggiuntivi varie azioni, – spiega un soddisfatto Giacomo Porcu, primo cittadino di Uta – come le attività di bonifica nel territorio, l’acquisto dei nuovi mastelli per la raccolta del secco e dell’umido alle utenze domestiche e l’installazione di varie isolette ecologiche nelle aree del paese maggiormente frequentate. Tutte azioni volte a migliorare il decoro urbano del paese. La stabilizzazione dei dati di raccolta ha permesso agli uffici del servizio igiene urbana e tributi di stimare un piano finanziario per il 2018 ancora in lieve diminuzione, il 3% circa, rispetto allo scorso anno.Il duplice obiettivo di questa amministrazione era quello di abbassare ancora una volta i costi mantenendo la qualità del servizio”- aggiunge Porcu.
Le utenze domestiche e le imprese secondo i dati del comune, negli ultimi tre anni, hanno visto la tassa sui rifiuti calare mediamente di quasi il 30%. Risparmi tradotti in una bolletta più leggera di 116 euro all’anno per le famiglie di 4 componenti con 100 metri quadri di abitazione. La tariffa media nazionale per una famiglia di 3 componenti si attesta intorno ai 300 euro all’anno, in Sardegna é di 363 Euro, a Cagliari intorno ai 550. A Uta la stessa famiglia media pagherà 270 Euro, il 10% in meno della media nazionale, quasi 100 euro in meno della media Regionale. Le famiglie con 5/6 componenti pagheranno oltre 150 euro in meno all’anno rispetto al 2015.
“Grazie al grande senso civico dei nostri concittadini e al grande lavoro degli uffici comunali siamo riusciti a centrare il risultato” afferma Antonello Soriga Assessore all’Ambiente.
“Il piano finanziario e le tariffe TARI approvate sono la conferma che l’aumento della raccolta differenziata ha portato dal 2016 ad oggi contemporaneamente alla riduzione delle tariffe e al miglioramento dei servizi offerti. Un obiettivo fondamentale per la nostra amministrazione e del nostro programma” aggiunge l’Assessore al Bilancio Marco Pillitu.
“Grande risultato, ringrazio i nostri cittadini che hanno da subito sposato questa linea. Il 2018 sarà un anno anche di sperimentazione di nuovi servizi e rimodulazione di quelli esistenti. Abbiamo tariffe tra le più vantaggiose e ora vorremmo puntare su un servizio più coerente con la realtà utese” conclude il sindaco Giacomo Porcu.