Uta, in vendita la caserma dei carabinieri: “La presenza dell’arma non è in discussione”

Il sindaco, Giacomo Porcu, rassicura i cittadini dopo i falsi ‘rumors’ secondo cui il Comune avrebbe intenzione di cedere all’Inail l’immobile allo scopo di ‘sfrattare’ le forze dell’ordine


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Il Comune di Uta non ha nessuna intenzione di allontanare i carabinieri dal paese. La conferma è arrivata attraverso un comunicato ufficiale dell’amministrazione, per mettere a tacere i ‘rumors’ secondo cui il Comune avrebbe intenzione di vendere all’Inail (Istituto Nazionale di Assicurazione contro gli infortuni sul Lavoro) l’immobile adibito a Caserma dei Carabinieri per ‘sfrattare’ l’arma.

“Il fatto che il comando provinciale abbia reputato strategica anche nel lungo periodo la caserma di Uta ci farà valutare con serenità le proposte che arriveranno. Appena ricevuta la nota ho aggiornato il comandante della stazione di Uta. Tra Comune e arma c’è un ottimo rapporto, grande collaborazione e dialogo finalizzato alla tutela della sicurezza della nostra comunità e di tutto il territorio circostante. Per noi la presenza dei carabinieri è un punto fermo ed imprescindibile”, si è affrettato a chiarire il sindaco Giacomo Porcu.

A seguito della comunicazione ricevuta dalla Prefettura di Cagliari in cui si chiedeva al Comune di Uta la disponibilità ad alienare l’immobile adibito a caserma dei carabinieri in favore dell’Inail, la Giunta comunale ha manifestato la propria disponibilità, subordinando comunque ogni scelta definitiva alla effettiva valutazione della proposta economica che dovrà essere ancora formalizzata. La stessa, inoltre, trattandosi di una valutazione sulla possibile vendita di patrimonio comunale, andrà necessariamente discussa ed eventualmente deliberata in sede di Consiglio. In questa fase la Giunta si è limitata a fornire un riscontro alla nota della Prefettura, al quale segue l’iter previsto dal decreto legge del 2010 cui è seguito un decreto ministeriale del 2017.

Nessun dubbio o pericolo, quindi, che la caserma possa essere chiusa o che i carabinieri di Uta possano cessare la loro presenza nel territorio. La norma, infatti, prevede che oggetto di questa valutazione possano essere solo gli immobili ritenuti dai comandi provinciali dell’arma dei carabinieri, di interesse strategico e per i quali sia previsto un utilizzo di lungo periodo. Questi requisiti sono già stati confermati dal comando dell’arma per la caserma di Uta, da qui la richiesta di disponibilità indirizzata al comune.

L’iter proseguirà ora interessando l’Agenzia del Demanio regionale per le valutazioni economiche. Solo dopo aver ricevuto la proposta da parte dell’Inail, il Comune potrà fare una valutazione circa la convenienza economica della vendita.Sull’immobile grava ancora un mutuo di originari 1 milione di euro contratto nel 2008 per la costruzione della caserma, per il quale il Comune paga ogni anno la somma di 66 mila euro circa, incassando per la locazione circa 19 mila euro, con un forte disavanzo per le casse comunali ancora fino al 2028, data di scadenza del mutuo (sul quale esiste ancora un debito di circa 570 mila euro). L’obiettivo della vendita sarebbe quello di favorire un notevole risparmio per il comune di Uta, essendoci, come previsto dalla legge, la garanzia che i carabinieri rimarranno nel paese e che l’immobile verrà messo a disposizione da un altro ente dello Stato, l’Inail appunto. “Ora sarà importante valutare la convenienza economica dell’operazione – spiega l’assessore al Patrimonio Andrea Onali – l’obiettivo è quello di avere un risparmio per il Comune, che potrà essere reinvestito in servizi a vantaggio di tutti i cittadini, un segno di buona amministrazione, ma soprattutto di buon senso”.


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