Aggressione improvvisa da parte di un detenuto appena arrestato nei confronti di un agente della Polizia penitenziaria. È successo ieri sera nel nuovo carcere di Uta: il detenuto, un 18enne di Capoterra, si è scagliato contro l’agente colpendolo con pugni al viso e rompendogli un dente. Alcuni contusioni per il collega che è intervenuto per calmare la rissa: i due agenti, che sono stati soccorsi, se la caveranno con una decina di giorni di cure.
“L’aggressione è stata improvvisa mentre l’agente perquisiva il detenuto che era stato appena arrestato – denuncia Michele Cireddu, coordinatore regionale della Uil Penitenziari – solo grazie all’intervento di un altro agente presente alle operazioni di controllo sono state evitate conseguenze peggiori. Purtroppo episodi come quelli segnalati si ripetono con troppa frequenza. La Uil con diverse missive continua a ribadire che la situazione all’interno dell’istituto di Uta non è più sostenibile, stanno continuando ad arrivare detenuti dalla penisola, sono numerosi quelli con problemi psichiatrici che dovrebbero stare dappertutto tranne che in carcere e la popolazione detentiva ha superato già le 550 presenze, mentre la carenza organica della Polizia penitenziaria è pari a 130 agenti”.