“Uta non è un paese razzista, show rinviato per la morte del migrante”

Uta si difende, e non ci sta a passare per un paese razzista: la morte del giovane migrante 19enne allo skate park è diventata un caso, ma ora arrivano le precisazioni. Gli organizzzatori della festa precisano che il concerto è stato rinviato di qualche ora, anche se qualcuno avrebbe voluto l’annullamento della festa. Il sindaco: non è tempo per futili parole


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Uta si difende, e non ci sta a passare per un paese razzista: la morte del giovane migrante 19enne allo skate park è diventata un caso, ma ora arrivano le precisazioni. Gli organizzzatori della festa precisano che il concerto è stato rinviato di qualche ora, anche se qualcuno avrebbe voluto l’annullamento della festa. Il sindaco Giacomo Porcu su Fb scrive: “La tragedia incommensurabile di giovani vite spezzate andrebbe rispettata con pieta’ e, per chi crede, qualsiasi sia il suo Dio, con la preghiera.Come rappresentanti della comunita’ in questi anni, ed in questi giorni, abbiamo dovuto vivere momenti che mai avremmo voluto, neanche, immaginare. Non capiro’ mai chi si allontana da questi sentimenti per trarne una vana ed inumana visibilità’, trattando accadimenti cosi sensibili con protervia, basata solo su approssimazione e scarsa conoscenza dei fatti. Non e’ il tempo per futili parole, e me ne terro’ distante, ma per la pieta’ per i cari che piangono i loro figli e della preghiera. 
Che la terra vi sia lieve”. Era stato il post di un ragazzo del paese ad accendere la polemica per il mancato lutto immediato dopo la morte per infarto del ragazzo di colore.  


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