Uta, il grido delle donne rinchiuse in carcere: “Più corsi per poterci reinserire nella società”

Otto marzo 2023 speciale per le 23 detenute, tra regali e spettacoli teatrali, tutto organizzato dall’associazione Socialismo diritti riforme: “Un mondo di sofferenza dove però servono iniziative di recupero”. Il presidente del Consiglio regionale Michele Pais: “Più aiuti per le detenute, sono persone inciampiate una volta in più nella vita”.

Le mimose, poi i pacchi regalo con prodotti per l’igiene personale ma, soprattutto, tanta vicinanza e solidarietà. È stato un 8 marzo 2023 speciale per le 23 detenute del carcere di Uta. Grazie all’associazione Socialismo diritti riforme hanno potuto cercare quel “sorriso oltre le sbarre” nell’incontro di riflessione e conoscenza con il direttore del penitenziario Marco Porcu, le agenti, il presidente del Consiglio regionale Michele Pais e i registi teatrali Pierpaolo Piludu e Alessandro Maxia. E loro, le donne, attraverso la voce di Elena, hanno voluto lasciare un’impronta nella giornata, un messaggio molto forte: “Più corsi e aiuti per poterci reinserire, un domani, nella società”. C’è chi sta per uscire dal carcere, chi dovrà restarci anche sino al 2030: prima o poi dovranno fare i conti con un ritorno alla vita di tutti i giorni che non sarà semplice: “Ringrazio il direttore, il garante metropolitano per i detenuti Francesco Caput, l’onorevole Laura Caddeo e Giuseppina Pani, educatrice di Uta”, dice Maria Grazia Caligaris. Abbracci e chiacchiere, tanti, tra le rappresentanti dell’associazione e le detenute, impegnate da tempo in vari corsi.
Presente anche il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais: “Le donne hanno una particolare sensibilità nella cura delle relazioni sociali. Anche l’esperienza del carcere può arricchire, incoraggio tutte le detenute che stanno facendo un percorso difficile. Le carceri non sono fuori ma fanno parte della società. Garantisco tutta la mia collaborazione per rendere più proficua questa esperienza di vita, alla fine sono persone che hanno avuto la sfortuna di essere inciampate una volta in più nella vita”.


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