Usa, un cervo ricoperto da tumori: le foto choc fanno il giro del mondo

Le immagini choc catturate da una fotografa dilettante a Pipestone, in Minnesota, che si è imbattuta in un cervo ricoperto da escrescenze nere su tutto il corpo, stanno facendo il giro del mondo sul web. Altro non sarebbero che tumori della pelle


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Le immagini choc catturate da una fotografa dilettante a Pipestone, in Minnesota, che si è imbattuta in un cervo ricoperto da escrescenze nere su tutto il corpo, stanno facendo il giro del mondo sul web. Altro non sarebbero che tumori della pelle. Julie Carrow, di professione infermiera, ogni momento libero che ha, lo dedica alla propria passione, la fotografia. Verso la fine di luglio, il 25 precisamente, è uscita a fare una passeggiata con la sua macchina fotografica. Per puro caso si è imbattuta in un cervo che l’ha subito fortemente impressionata, catturando la sua attenzione. Non sapeva che di lì a poco quelle immagini avrebbero profondamente sconvolto la sua città e, dopo poco, l’intero web. L’animale aveva il corpo completamente ricoperto di grosse escrescenze nere. I tumori gli coprivano gli occhi, la bocca, il collo, passavano per il torace e arrivavano alle zampe. L’animale, come hanno spiegato i funzionari del Minnesota, soffre di fibromatosi, ovvero tumori della pelle. All’origine della malattia c’è un virus, il papilloma, che, però, non sembra essere letale per gli animali. Quello che spiegano dal Dipartimento di risorse naturali del Minnesota è che il caso del cervo è piuttosto delicato. I fibromi sul suo corpo sono tantissimi, soprattutto quelli presenti sulla testa. Questo potrebbe essere dannoso per l’animale: il cervo potrebbe avere problemi di respirazione o difficoltà nell’alimentarsi, oltre a rischiare di perdere la vista. Nel caso specifico del cervo, quindi, la fibromatosi potrebbe essere mortale, perché di fatto espone l’animale, che, più debole degli altri, potrebbe diventare facile preda degli altri animali che vivono nel suo habitat. Tuttavia, i funzionari della fauna selvatica, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,  hanno assicurato alla donna che proveranno a prendersi più cura degli animali malati, ma “in questo caso non interferiremo con la natura“.


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