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Una tregua, piccolissima, tra i caddozzoni e il Comune di Cagliari. Qualche giorno, al massimo una settimana, per modificare il regolamento, approvato nel 2021, che sbarra la strada a chi vende panini, bibite o qualunque gadget in bancarelle o camion bar ma non è in regola con il pagamento di tutte le tasse. Dopo le urla e la tensione che si è vissuta fuori e dentro palazzo Bacaredda, con un gruppetto di lavoratori ricevuto dall’assessore comunale alle Attività produttive, Alessandro Sorgia, si è arrivati ad un accordo: “Domani stesso ci incontreremo negli uffici del mio assessorato per parlare con il dirigente e il presidente della commissione consiliare. Proporrò la modifica dei punti del regolamento che sono penalizzanti per i lavoratori. Il documento dovrà passare nella commissione consiliare e poi il voto del Consiglio, che è sovrano”, ricorda Sorgia. La volontà di aiutare i paninari e gli ambulanti c’è, insomma, ma i tempi prima di un cambio reale delle regole potrebbero non essere brevi.
Ed è proprio questo che spaventa e fa infuriare ancora di più i paninari: “Vogliamo che le modifiche siano approvate entro una settimana, in caso contrario blocchiamo la città”, avvisa uno dei manifestanti, Mauro Zedda, volto noto degli ambulanti del capoluogo sardo: “C’è in gioco il futuro di decine di famiglie, tantissimi non stanno più lavorando da tempo e non possono portare il pane a casa. Vogliamo pagare, ma vogliamo anche nuove regole che ci tutelino”.