Manifestano davanti al rettorato i lavoratori degli appalti di pulizia, portierato e servizi esecutivi dell’università di Cagliari, in segno di protesta per i tagli attuati come conseguenza dell’adesione alla convenzione CONSIP, società del Ministero dell’Economia e Finanze che supervisiona acquisti e spese nella Pubblica amministrazione. Risultato? Un taglio dei fondi del 20%, esito di una lunga trattativa sindacale che ha ridotto il taglio iniziale che prevedeva il 35%. Il sit in promosso oggi da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico in via Università 40, vuole portare l’attenzione sul mancato rispetto degli impegni dell’università e delle Cooperative esecutrici di verificare in breve tempo tutte le prestazioni e le cadenze periodiche al fine di poter aumentare l’orario al personale. Ad oggi, invece, i lavoratori vengono utilizzati anche per svolgere mansioni e servizi non previsti, lamentano i sindacati.
Per quanto riguarda il portierato, una delle due cooperative continua ad applicare un contratto collettivo non sottoscritto con le organizzazioni sindacali. Questa stessa cooperativa, dopo aver ridotto l’orario di lavoro al personale, ha poi effettuato nuove assunzioni, con assoluta mancanza di rispetto per i dipendenti già in forza, e l’altra cooperativa ha agito in maniera analoga per quanto riguarda le assunzioni legate al portierato. Applicazione delle regole e tutela dei diritti dei lavoratori quindi, come sottolineano i rappresentanti sindacali Nella Milazzo per la Cgil, Giuseppe Atzori per la Cisl e Silvia Dessì della Uil, ricevuti in mattinata dallo stesso rettore Giovanni Melis.