Uniti contro la violenza sulle donne: un Filo rosso da Sanluri a Guspini

Tappa conclusiva questa sera del lungo percorso per prevenire, sensibilizzare e contrastare la violenza di genere


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Tappa conclusiva del lungo percorso “Il Filo Rosso”, iniziativa per prevenire, sensibilizzare e contrastare la violenza di genere: Cav di Sanluri, amministrazioni comunali, Plus di Sanluri e Guspini uniti per combattere una piaga che non ha mai fine.
Sarà la giornata conclusiva quella di stasera, ore 16, 30, presso La Casa dell’Artista: presente anche il sindaco Andrea Fenu che dopo i saluti istituzioni darà il via ai lavori di una serie di incontri che vanno avanti dal 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Decine i comuni che hanno organizzato almeno un evento, da quelli del Medio Campidano alla Marmilla, e tante, troppe le donne che, per mano del loro uomo, si sono ritrovate tra le braccia del centro antiviolenza “Feminas” per curare le ferite psicologiche causate dai traumi subiti. Questo perché il male non è solo fisico, bensì anche interiore: un vortice di emozioni che spiazzato la vittima che non riesce a credere e ad accettare di aver subito gesti e parole disprezzanti da chi solo amore e rispetto deve dare. “La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci”, poiché chi cerca di prevalere e dominare con la rabbia e la cattiveria proprio intelligente non è e questo è un tassello importante che le donne devono capire. Sembrerebbe scontato ma non è così: per questo motivo c’è chi subisce, anche per anni, prima di trovare il coraggio di denunciare o rivolgersi al Cav per chiedere aiuto, un supporto, un consiglio. O c’è chi si ritrova lì per caso poiché “salvata” dalle amicizie o dai familiari. Si innesca inevitabilmente la dissonanza cognitiva, quella forma psicologica che si può sintetizzare con il cortocircuito del cervello che, disperatamente, lotta contro il grande amore, che amore non è, ma dipendenza affettiva, che sente dentro il cuore. Una devastazione, un vortice di lacrime e sofferenza e spetta agli esperti raccogliere i cocci della vita delle vittime e ricomporli. Ben per questo la campagna del Filo Rosso ha l’intenzione di sensibilizzare al fine di prevenire ciò che si potrebbe evolvere anche in modo tragico: la cronaca riporta quasi quotidianamente di gravi episodi di maltrattamenti, soprattutto, tra le mura domestiche, tra coppie che dal, finto, grande amore passano alle mani e alla volgarità. Si parla tanto di educazione sin dalla scuola di infanzia volta a insegnare il rispetto nei confronti del prossimo già dalla tenera età ma ciò non basta, purtroppo: tanti i casi di uomini maltrattanti che celano forme di narcisismo, anche patologico, e il copione che recitano è sempre lo stesso. Tanto, troppo “amore” sin da subito per poi calare la maschera e rivelarsi nell’aguzzino peggiore, un “vampiro” di energia che svuota la donna e la danneggia a tempo indeterminato.
Una tematica ampia e complessa e che è bene affrontare ogni volta che l’occasione lo permette perché prevenire è meglio che curare. Una sola parola d’ordine: lasciare subito chi, per qualsiasi motivo, maltratta.
All’incontro di questo pomeriggio interverranno esperti e docenti che metteranno in campo tutte le loro conoscenze riguardo l’argomento.


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