
“In un momento di difficoltà per il turismo, sarebbe il caso di sostenere il settore piuttosto che ingessarlo con manovre speculative che non fanno altro che creare isolamento e incentivare un circolo vizioso che danneggia sia i consumatori che gli esercenti”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (http://www.consumatori.it), in riferimento al caro traghetti in Sardegna.
“Ogni anno -prosegue Dona (segui @massidona su Twitter)– quando i consumatori più previdenti iniziano ad organizzare le vacanze estive, i nostri sportelli vengono presi d’assalto da cittadini indignati dal costo dei traghetti per la Sardegna; il problema è ben noto, tanto che lo scorso giugno l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha multato, a seguito di una nostra denuncia, le compagnie colpevoli di cartello, ma a quanto pare ben poco è migliorato per quanto riguarda i prezzi dei biglietti”.
“Molti consumatori preferiscono cambiare destinazione per risparmiare -afferma il Segretario generale- mentre gli irriducibili cercano un mezzo di trasporto alternativo per l’isola, preferendo un volo low cost o optando per il traghetto per la Corsica, per poi spostarsi in auto in Sardegna. Ma i furbi non perdono occasione di guadagno e quindi, come ci segnala il Comitato regionale sardo dell’Unc, anche gli autonoleggi, visto l’aumento di domanda, hanno aumentato i prezzi. Ci auguriamo che il nuovo Presidente della Regione Sardegna, che sarà eletto a breve, interverrà con soluzioni mirate che rendano l’isola, già dalla prossima estate, una meta accessibile per gli italiani e per gli stranieri”.