“Una mammografia a Cagliari? Prima visita disponibile a maggio 2020, assurdo”

Il racconto di Alessandra Brundu, casalinga 53enne: “Ho provato al Binaghi ma mi hanno detto che i tempi erano lunghi, alla fine mi sono rivolta in una clinica, in convenzione. Nei centri privati potrei subito, ma pagando. Assurdo, si tratta di prevenire un possibile tumore al seno”. Anche voi avete vissuto situazioni simili? Raccontatecele


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I tentativi, negli ospedali, dice di averli fatti. Ma, alla fine, Alessandra Brundu, casalinga cagliaritana di 53 anni, ha dovuto “arrendersi” e prenotare una mammografia ed ecografia mammaria, in convenzione, in una clinica privata. Tempi? Decisamente lunghi: “Potranno ricevermi solo a maggio 2020”, racconta la donna. Prima ha fatto un tentativo “al Binaghi, a ottobre. Mi hanno però detto che i tempi sarebbero stati molto lunghi”. Così, è andata a bussare in una clinica, portando anche la convenzione: “Ho perso un altro mese, avevano infatti esaurito il budget per le visite mediche fatte in convenzione”. Altri trenta giorni scarsi volati via, poi la data: “Mi hanno detto che posso presentarmi da loro a maggio 2020, il giorno esatto dev’essere ancora definito”. La Brundu è furiosa: “Mi sono informata, nei centri privati basta che paghi e ti fanno tutto nel giro di pochi giorni”.

La donna ha deciso di non mettere mano al portafoglio e attendere: “Posso permettermelo, il mio medico non ha rilevato nulla di grave. Certo, si tratta pur sempre di controlli per prevenire un possibile tumore al seno”, osserva la 53enne, “ecco perchè reputo che attendere sette mesi sia una follia. Sono sicurissima che i medici e gli infermieri non hanno colpe, ci mancherebbe. Il problema, anche qui in Sardegna, è la burocrazia”.


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