Una commissione d’inchiesta sul Covid, caccia a chi si è arricchito con le mascherine

La premier Meloni annuncia che si farà, come promesso in campagna elettorale. Esulta Italia Viva, con Renzi che più volte ha detto di puntare alla presidenza di quella commissione più che al Copasir o alla vigilanza Rai. Critici Conte e Letta che blindano Speranza.


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L’obiettivo è stanare chi si è arricchito con mascherine, disinfettanti e respiratori sulla pelle degli italiani rinchiusi in casa durante l’emergenza Covid. Per questo nascerà la commissione d’inchiesta sul Covid, come promesso in campagna elettorale e come annunciato ieri nel suo discorso alla Camera dalla premier Giorgia Meloni, che trova in Italia Viva il primo alleato su questa decisione.

Matteo Renzi non ne ha mai fatto mistero: punta alla presidenza di quella commissione più che a quella del Copasir o alla vigilanza Rai, convinto di tirar fuori scheletri su scheletri e di poter fare giustizia di chi si è arricchito approfittando di un momento drammatico. Italia Viva darà quindi pieno sostegno alla commissione, la Lega ha già depositato una proposta di legge per la sua istituzione.

Critici e cupi in volto nel dichiararlo Giuseppe Conte, che più di tutti ha gestito la fase della pandemia da premier, e Enrico Letta, leader uscente del Pd che hanno blindato e difeso a oltranza il ministro Speranza e l’operato del governo, provando a rendere intoccabile una fase storica che sarà invece ora scandagliata come è giusto che sia. Banchi a rotelle compresi, una delle operazioni (a vantaggio di qualcuno?) più fallimentari della storia italiana.


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