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“Un leghista cagliaritano ferito nell’aggressione al gazebo, voglio chiudere i centri sociali in tutta la Sardegna”
C’è un militante della Lega rimasto ferito durante l’aggressione, in piazza Garibaldi, avvenuta da parte di un gruppo di antagonisti e anarchici. Eugenio Zoffili: “Soliti delinquenti dei centri sociali, laboratori di violenza. Sono al lavoro per farli chiudere in tutta l’Isola”
“Tra i cittadini, le famiglie e i militanti della Lega Sardegna aggrediti ieri da una squadra organizzata di violenti dei centri sociali in piazza Garibaldi a Cagliari, un nostro attivista, a cui va tutta la mia solidarietà, è stato ferito fortunatamente in modo lieve al volto e a una mano e soccorso dai sanitari di Areus intervenuti sul posto. Ora basta. Poche settimane fa siamo stati vittime di un’aggressione a un nostro banchetto che è stato letteralmente ribaltato a Nuoro tra insulti e minacce ai presenti, in passato episodi a Sassari, Alghero, Oristano, in altre parti della Sardegna e ancora nel capoluogo dove le innumerevoli manifestazioni di intolleranza violenta nei nostri confronti in questi anni sono difficili da contare”. A dirlo è Eugenio Zoffili, deputato e coordinatore regionale della Lega sarda, all’indomani dell’aggressione avvenuta, in piazza, da parte di un gruppo, poi identificato e denunciato dalla polizia, di anarchici e antagonisti.
“Protagonisti sempre i soliti delinquenti dei centri sociali, laboratori di violenza per cui sono al lavoro nelle sedi istituzionali competenti per un’urgente chiusura dei loro ritrovi in tutta la Sardegna, da nord a sud. Oggi alle 15.30 continueremo a raccogliere le firme per il referendum sulla giustizia in piazza Garibaldi a Cagliari, al nostro fianco il Vice Ministro Alessandro Morelli con i sorrisi dei cagliaritani perbene che in queste ore stanno condannando l’ignobile azione squadrista di ieri”.