Un centro di quartiere nell’ex caserma: lettera dei residenti a Zedda

Il comitato di residenti scrive al sindaco Zedda: “Il bando della Regione va bloccato e lo stabile restituito al quartiere”


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L’ex alloggio del comandante dell’Aeronautica militare di Monte Urpinu al centro di una disputa tra residenti e Regione. Ora il comitato Amsicora 2020 chiede l’intervento del Comune, e scrive una lettera aperta al sindaco Zedda. “Chiediamo di intervenire nella vicenda che vede la Regione mettere in vendita l’ex caserma – scrivono i residenti nella lettera – in barba al progetto di sostenibilità ambientale, presentatole lo scorso maggio, che il nostro comitato ha condiviso e sottoscritto con tante altre associazioni”.

Gli obiettivi del progetto di quartiere. “Il fine è quello di far diventare il rione elemento di continuità ambientale tra Monte Urpinu e Molentargius, in piena linea con una sua più ampia visione che immagina la realizzazione di un grande parco cittadino che parte da piazza Repubblica per giungere sino al mare del Poetto, e che il nostro quartiere diveti ‘Amico delle Bambine e dei Bambini’, anche qui in armonia con un programma di rilievo nazionale che il Comune ha siglato nel 2014 con Unicef, a nome della città. Verso questi obiettivi stiamo operando da tempo, noi e le associazioni partner, con azioni come : l’Orto didattico Randaccio, aPeis – i bambini vanno a scuola a piedi, agricoltura sociale nella ex cava di Monte Urpinu, corsi di formazione all’uso della bicicletta, realizzazione di murales artistici ed altri in divenire”. 

Le richieste. “Siamo coscienti delle difficoltà ad impugnare legalmente il bando regionale – chiedono i residenti – ma vorremmo richiamarla al suo ruolo di rappresentanza dei cittadini invitandola ad operare sì nel rispetto delle regole, ma prioritariamente ascoltando il territorio nella definizione di scelte urbanistiche orientate e perseguire l’obiettivo della vivibilità sostenibile in città.Si attivi nei confronti della Regione per bloccare il bando d’asta, richiedere l’immobile e rimetterlo al centro del nostro disegno di quartiere Parco, amico delle bambine, dei bambini e degli anziani”. E poi l’invito all’assemblea pubblica prevista per domani, 25 settembre, alle 19 nella scuola Randaccio di via Venezia, per “dialogare civilmente con gli abitanti del quartiere sui Progetti nostri e delle Associazioni partner”.