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Ci sono i cartelli lungo il sentiero, non manca il parapetto di legno ai margini dei vialetti panoramici sulla montagna, ma il Castello di Monastir, a due passi dall’omonimo paese, meriterebbe di più. Considerato che tra i resti delle sua mura, i cartelli giacciono sul terreno e le reti sono divelte.
Alla sua base, alle pendici del Monte Oladiri aggredite da una vecchia cava (enormi scavi circondano i resti della fortezza) troviamo delle DOMUS DE JANAS, particolari “grotte”, minute, artificiali, usate nella preistoria per seppellire i defunti.
Le Domus de Janas lungo il sentiero che avvia al Castello
Mentre, salendo più in alto verso il Castello, muta sentinella di questo luogo incantato, esiste anche un gabbiotto di legno che ha tutta l’aria di un locale nato, magari, per promuovere la bellezza del posto. I panorami, unici e di grande suggestione sulla pianura sottostante, sono meglio visibili dai resti di un castello il cui cancello d’accesso è spalancato.
Di pubblico e di visitatori non c’è traccia. Forse a pochi interessa questo insediamento del XII secolo sorto su un precedente sito di epoca nuragica.
Per saperne di più visita:
http://www.sardegnasotterranea.org/a-monastir-un-castello-da-salvare/
VIDEO: https://www.facebook.com/VisitiamoLaSardegna/videos/754579981361504/