
L’incornata di Cerri è quella ciliegina sulla torta che mai, almeno sino al sessantanovesimo minuto, i tifosi del Cagliari avrebbero pensato di poter gustare nel “monday night” della Sardegna Arena. Già, perché la Sampdoria gonfia la rete una volta nel primo tempo: Quagliarella su rigore ammutolisce tutti, e al minuto cinquantadue Ramírez fa scendere il buio pesto con il “bis” blucerchiato. Addio quarto posto, addio sogno Champions, addio tutto? Manco per idea. Nainggolan riapre tutto al 69esimo, poi segna ancora Quagliarella. È il minuto settanta: sembra una beffa. E invece arriva super Joao Pedro con due gol in tre minuti, tra il 74esimo e il 76esimo. Tre a tre, e dalla Nord alla Sud passando per i Distinti i “quasi infarti” sono la “normalità”. Gara raddrizzata, ma tre punti sono decisamente meglio di uno. Al 95esimo il “miracolo” ha le fattezze di Cerri, capace di segnare il suo primo gol in un momento fondamentale. Incornata vincente: è 4-3 finale sulla Sampdoria, è ancora quarto posto, è ancora sogno Champions League. È, soprattutto, ancora un immenso Cagliari.