Ugo Foscolo all’amianto, gravissimi disagi per alunni e genitori

A Cagliari una scuola blindata per lavori, con gli alunni sfrattati da via San Salvator Rosa. Genitori infuriati, il caso finisce in consiglio comunale. Alessandro Sorgia, ormai leader dell’opposizione di centrodestra: “Una situazione gravissima, ritardo ingiustificabile, odissea di 5 mesi e silenzio totale del Comune”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Una visione spettrale, dalla recinzione arrugginita che la “racchiude” perimetralmente, si scorge l’edificio che ospita la scuola secondaria di primo grado “Ugo Foscolo”, sezione di via Salvator Rosa. C’è un silenzio surreale, nessun bimbo o alunna con il grembiule, ne maestre o collaboratori e dirigente. Il motivo? L’edificio, che è composto da 11 classi, con circa 220 allievi, è stato chiuso e dichiarato inagibile fin dai primi del mese di giugno 2016 per lavori di bonifica di parti di amianto che sono stimati a circa 300 mila euro: “Una situazione gravissima – ha evidenziato in un’interrogazione in consiglio comunale, Alessandro Sorgia (Gruppo Misto) – allo stato attuale l’Amministrazione comunale non ha consegnato alcun cronoprogramma alla dirigente scolastica, ma solo telefonicamente gli uffici comunali hanno riferito che la scuola “manutenzionata” sarebbe stata consegnata il prossimo mese di gennaio, poi nel sito internet del Comune di Cagliari alla sezione bandi e gare non è al momento presente alcun annuncio, la gara non è stata ancora avviata e pertanto è fondato il dubbio che i lavori a gennaio si possano ritenere conclusi. Ora – prosegue Sorgia – in via provvisoria gli alunni della sede in questione sono stati traferiti per lo svolgimento dell’attività scolastica nella sede di Via Talete, ma la precarietà permane oramai con un ingiustificabile ritardo da circa cinque mesi, ossia da quando si è provveduto al trasferimento degli alunni. Poi – dice l’esponente del Gruppo Misto – nella sede provvisoria di Via Talete non è possibile poter svolgere una normale e proficua attività scolastica rispetto alla sede di via Salvator Rosa a causa di rilevanti carenze quali tra le più importanti le aule professori, le lavagne multimediali, le strumentazioni didattiche, i laboratori, nel frattempo il tempo scorre veloce e di questo passo sarà molto difficile la riattivazione della sede di via Salvator Rosa entro l’anno scolastico in corso, una situazione che inevitabilmente sta creando notevoli danni sia agli alunni che alle loro famiglie ed in ogni caso al personale docente.  

I DISAGI. Una “soluzione tampone” che secondo il consigliere comunale Alessandro Sorgia, sta creando gravi disagi sia agli alunni, che non esercitano il proprio e totale diritto all’istruzione, che al corpo insegnanti, non garantendo loro una condizione di lavoro dignitosa, da qui il monito lanciato in municipio al Sindaco Massimo Zedda e all’assessore alla Pubblica Istruzione, Yuri Marcialis: “Occorre senza ulteriore indugio riattivare la sede di via Salvator Rosa e pertanto accelerare ed eseguire con sollecitudine i lavori di manutenzione occorrenti alla soluzione del caso, per questo ho chiesto che il problema venga esaminato e risolto quanto prima, realizzando la manutenzione dell’edificio scolastico in questione e comunicando il tipo di intervento che si intende attuare, al fine di rimuovere in tempi brevi gli ostacoli presenti e si possa finalmente riprendere il regolare ed indispensabile svolgimento delle lezioni”.


In questo articolo: