Era fuggita dal mattatoio e aveva raggiunto a nuoto un isolotto deserto dove ha vissuto per un mese.
La gente faceva il tifo per lei e tutti (beata incoerenza umana) la volevano libera, lei, che si era ripresa quel che le era stato tolto alla nascita.
Invece no, con l’ arroganza di chi vuole gestire le vite degli altri “per il loro bene”, qualcuno ha deciso che la mucca libera fuggita su un isolotto in Polonia doveva essere catturata per essere portata in una fattoria, dove le sarebbe stato concesso di morire di morte naturale.
Ma lei aveva una giustificata paura dell’ uomo, ha cercato in tutti i modi di fuggire e non farsi catturare.
E’ stata costretta a cedere dopo diverse ore di fuga e tre colpi di sedativo, ma lo stress e la paura hanno avuto il sopravvento ed è morta durante il trasporto sul camion.
Proviamo a pensare alla condizione emotiva di chi muore di paura, con il cuore che cede per lo spavento e l’ angoscia.
Una morte che deve far pensare, perchè questo animale era riuscito a fuggire grazie alla forza della disperazione e a vivere in pace lontano dall’ uomo. Ma la nostra specie troppo spesso non riesce a concepire l’ idea che altri animali possano vivere liberi e senza dipendere da noi, in una visione distorta che li vede inferiori e destinati a essere “gestiti per il loro bene”, mentre in realtà non hanno alcun bisogno dell’ ingerenza umana.
E la storia della mucca libera fuggita sull’isola deserta e uccisa dall’uomo ne è l’ ennesima dimostrazione.
Fonte: pagina Fb “Basta delfinari”