Dramma assurdo per una ragazzina di 17 anni, Megan, uccisa da un’ameba mangia-cervello contratta nel lago vicino casa dove nuotava, in Georgia, negli Stati Uniti. La tragedia risale al mese scorso, ma solo ora si conosce l’identità della vittima e cosa è accaduto. La giovanissima Megan, secondo quanto riportato dal New York Post, era andata a nuotare al lago con gli amici, e sembrava essere stata una giornata normale e serena in compagnia. Quattro giorni dopo, però, lo scorso 15 luglio, la 17enne si sveglia con un forte mal di testa, talmente forte che la madre decide di portarla in ospedale, dove le hanno detto che era una semplice sinusite. Purtroppo però i sintomi sono velocemente peggiorati, e Megan ha cominciato ad avere febbre, emicrania e perdita di equilibrio. Quando la madre Chrissy l’ha riportata in ospedale hanno dovuto intubarla e indurle il coma farmacologico, capendo la causa del grave malessere: un’infezione di naegleria fowleri, la cosiddetta ameba mangia-cervello, che dopo 11 giorni di coma ha portato alla morte la giovanissima Megan. Purtroppo non c’è una cura sicura per questo tipo di infezione e si può contrarre in acque dolci come quelle di lago e fiume.