Tuvixeddu e Molentargius, la politica del non fare senza concretezza

L’analisi di Pierluigi Mannino sui progetti mai attuati sulla necropoli e sullo stagno cagliaritano


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A volte, nelle azioni svolte da un’amministrazione comunale, il non fare può risultare essere meglio del fare. Soprattutto se le azioni vengono svolte male. Due casi ormai sotto gli occhi di tutti cagliaritani sono quelli di Tuvixeddu e Molentargius. Realtà che possono produrre reddito, da preservare e curare minuziosamente. Fiori all’occhiello, possibili, di una Cagliari non valorizzata dall’attuale Giunta. Nell’area di Sant’Avendrace poco e male è stato fatto, nella zona umida che affaccia sul Quartiere del Sole le azioni da imbastire sono rimaste parole al vento.

Nel colle di Tuvixeddu il Comune è riuscito a creare quello che definisce “un parco” ma che a tutto somiglia fuorché a uno spazio verde “speciale”. Un percorso dritto, inutile, con entrata da via Falzarego e fine del tour davanti a un immobile che doveva ospitare un punto ristoro e di informazioni ma che, semplicemente, sbarrato e vuoto. “Vogliamo restituire Tuvixeddu ai cagliaritani, come parco urbano e archeologico”. Missione fallita, e anche piuttosto male. Missione mai iniziata, invece, è quella legata al Parco di Molentargius. Se è vero che la competenza ricade su più amministrazioni comunali, tutte si sono date da fare. L’unica eccezione, tanto per cambiare, è proprio Cagliari. “Una realtà produttiva capace di generare occupazione attraverso il riavvio del ciclo del sale”. Dichiarazioni programmatiche di Massimo Zedda. Dichiarazioni, per l’appunto. Il sindaco deve aver preso molto sul serio questa parola, non riuscendo forse a capire che bisognava far seguire azioni concrete.

La nostra Cagliari deve puntare realmente su queste due sconfinate e importanti aree. Ci sono tanti progetti da velocizzare per rendere Tuvixeddu una realtà pienamente fruibile e capace, per davvero, di creare occasioni di lavoro in primis per i cagliaritani. Non per chi arriva da lontano, come fatto, e male, dalla Giunta Zedda. Siamo il capoluogo della Sardegna, dobbiamo dirigere noi le azioni da compiere per il Parco di Molentargius. Oggi è una landa desolata, con attività ridotte al lumicino. Estrazione del sale e creazione di veri percorsi turistico-culturali. Le ricchezze sono anche sotto i nostri piedi. Ma se si ragiona con questa parte del corpo, non si va da nessuna parte .

Pierluigi Mannino
Consigliere Comunale di Cagliari

www.piergiorgiomassidda.it


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