Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
Un reportage fotografico che mette in luce la paradossale situazione tra la necropoli e la villa a S.Avendrace. Qualche giorno fa, l’associazione Sardegna Sotterranea ha mostrato con tanto di foto e video quel che accade in quell’area, che in concreto ha una sua importanza storica non indifferente e tuttora in balia di un rimpallo di competenze paradossali. Sul filo conduttore della vicenda, Roberto Copparoni, (referente di “Amici di Sardegna”), si dice sconcertato sullo stato dei luoghi e di come è stata “dimenticata” quella zona: «Il mese scorso – afferma Copparoni – le autorità hanno solennemente celebrato la conclusione dei lavori di restauro della tomba romana di Rubellio, posta sul costone del versante ovest di Tuvixeddu in prossimità del vico II° Sant’Avendrace, a lato dell’ex villino Serra già appartenuto alla famiglia Garbato. Abbiamo fatto un sopralluogo per verificare lo stato delle cose e francamente non abbiamo compreso cosa si aspetti per recuperare e bonificare l’area che versa in condizioni a dir poco penose. Fra l’altro vi sono alcune famiglie, residenti – aggiunge Roberto Copparoni – che non hanno alcun servizio e le condizioni igienico sanitarie sono preoccupanti, perchè il Comune non interviene per migliorare le condizioni di vita di questi cittadini? Come è possibile fare inaugurazioni con questo totale degrado a pochi metri dal luogo della celebrazione. E’ proprio vero “occhio non vede e cuore non duole”. Perchè il Comune di Cagliari non concede questa area alle Associazioni che da anni si battono per valorizzare questo sito? Ci risulta che siano state presentate diverse richieste in tal senso e che non vi sia mai stata una risposta! A chi giova tutto questo»?