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Tutto pronto a Quartu per la 417ª edizione della Festa di San Giovanni Battista, una delle tradizioni più vecchie dell’intera Sardegna. A partire da stasera, con il convegno in piazza Parodi e sino al 3 agosto tanti gli appuntamenti inseriti in programma dalla Società omonima, in collaborazione con l’Amministrazione comunale.
Con l’avvio della città metropolitana, l’Amministrazione vuole infatti intensificare gli sforzi per non perdere di vista il nostro passato, e quindi anche le nostre tradizioni. La Festa di san Giovanni Battista è appunto capace di rievocare il passato secolare e nel contempo di rinnovarsi nel devoto rispetto della tradizione. È un bel connubio tra fede e folclore, un culto antico che ben rappresenta la cultura della comunità quartese.
Il programma verrà aperto dal convegno ‘La festa di San Giovanni tra fede e tradizioni secolari’, alle 18, al Parco Parodi. Dopo i saluti del Sindaco Stefano Delunas, dell’Assessore a Cultura, Tradizioni Popolari, Lingua Sarda e Beni Culturali Lucia Baire e dell’obriere della Società di San Giovanni Battista Gianfranco Denotti, interverranno esponenti di spicco della cultura isolana e dell’Università, quali professor Carlo Pillai, la dottoressa Susanna Paulis e il dottor Marco Lutzu. Il convegno sarà moderato dal noto giornalista Ottavio Nieddu. Nel corso dell’incontro sono inoltre previsti intermezzi musicali, con Roberto Corona alle Launeddas, Paola Dentoni e Rita Farci con i mutetus a trallalera.
La rassegna prosegue venerdì, sempre al Parco Parodi, laddove si erge la chiesetta di Sant’Andrea, dove ogni anno si rinnova il culto e dove arriva la tradizionale processione con trakas, calessi e gruppi folk al seguito. Alle 19 è infatti in programma una degustazione di carne di pecora, cui farà seguito una serata musicale.
La tradizione entra nel vivo sabato, quando alle 14 il Presidente della Società di San Giovanni Battista parte dalla sua abitazione in calesse per andare a prendere di casa in casa le sue 7 trakeras. Dopo aver preso tutte salgono tutti insieme sulla traka per dar via al pellegrinaggio verso la chiesa di Sant’Andrea, dove ha luogo la vestizione della statua di San Giovanni Battista, cui fanno seguito le preghiere delle 7 giovani donne.
Domenica si inizia alle 10, con l’arrivo in Chiesa dei fedeli, compresi i vari componenti della Società di San Giovanni Battista. Qui il nuovo obriere pronuncia la tradizionale domanda al Presidente uscente, proponendosi come suo successore in nome del Santo. Segue la processione intorno al Parco Parodi, con San Giovanni Battista e Sant’Andrea che vengono caricati sulla traka. Al termine viene celebrata la Messa e viene offerto un rinfresco.
Si prosegue ancora di sera, alle 19, con la famosa processione, che inizia sempre da Parco Parodi e tra trakas, calessi e carri si dirige nel centrocittà, per arrivare a casa dell’obriere ancora in carica, Gianfranco Denotti, sempre coadiuvato dalla sua compagnia, costituita da 4 assistenti.
Un ultimo corteo, detto de ‘sa scela’ (la scelta) è quello previsto per lunedì mattina alle 10. Accompagnato dalle sue trakeras, dalle launeddas e da tutta la Società, il Presidente Gianfranco Denotti si reca a casa del nuovo obriere Francesco Campus per il tradizionale conferimento dell’incarico. In serata, con bis martedì e mercoledì, si procede con il taglio del dolce tipico, il gateau.
L’Assessora alla Cultura e alle Tradizioni Popolari Lucia Baire ha voluto innanzitutto ringraziare “tutti coloro che con impegno e dedizione rendono possibile la realizzazione della Festa di San Giovanni Battista”, ponendo l’accento il particolare sul grande contributo delle donne. “Sono onorata di partecipare per la prima volta ai festeggiamenti per San Giovanni Battista – ha poi proseguito -. Abbiamo voluto iniziare con il convegno perché per fare festa dobbiamo partire dalla conoscenza delle nostre tradizioni. Con esso infatti l’Amministrazione intende rimarcare la necessità di accrescere la consapevolezza dei nostri riti. Abbiamo il dovere di non perdere queste tradizioni, per tramandarle nel tempo, col cambio generazionale. La cultura è qualcosa che si trasmette attraverso gesti e riti ai quali noi dobbiamo dare un significato”. L’esponente della Giunta Delunas ha quindi concluso ricordando un passaggio dell’enciclica di Papa Paolo VI, nel quale si sottolinea come “la religiosità popolare sia uno strumento grazie al quale il popolo evangelizza se stesso. Ecco, credo che con questi sentimenti noi possiamo veramente accingerci a vivere questa grande festa, perché sia sempre migliore e perché stimoli ed aiuti noi a diventare migliori”.
“Il convegno servirà anche a far capire a molti cittadini quartesi e a tutta la città metropolitana l’importanza di tramandare questo rito, la sua valenza storica, culturale e antropologica – ha esordito il Sindaco Stefano Delunas -. La festa di San Giovanni va valorizzata ancora di più anche sotto il punto di vista turistico. E noi come Amministrazione Comunale daremo il nostro contributo fattivo affinché questo accada. Abbiamo inoltre provveduto a invitare il Primo Cittadino di Barisardo Paolo Sebastiano Fanni, perché anche nel paese dell’Ogliastra è molto forte la fede in San Giovanni Battista e quindi sono molto importanti i riti e la tradizione a lui collegati. Vorremmo pertanto creare una sorta di gemellaggio culturale, religioso e magari anche turistico. Un bel gioco di squadra che ci permetterà di vivere con ancor più gioia questi giorni di festa” ha concluso il Primo Cittadino.
Il Presidente della Società di San Giovanni Battista Gianfranco Denotti ha voluto ricordare che “questa festa ha una grande tradizione, la più antica di Quartu, certificata da una documentazione che risale al Seicento, sebbene si abbiano notizie delle celebrazioni sin dal Quattrocento. Un tempo era la festa dei pastori proprietari di pecore e di quelli che avevano capre, che si alternavano negli anni per le celebrazioni. Poi col tempo, in assenza di bestiame, è stata costituita un’unica Società. Ma la festa è ancora molto attesa dai quartesi, anche per la tradizione dei dolci, dei piricchittus e del gateau”. Infine Denotti ha sottolineato che “per l’organizzazione della festa c’è un lavoro enorme, di un anno intero, e per questo voglio ringraziare tutti i miei collaboratori e mia moglie. E poi anche i tanti proprietari dei cavalli e tutti coloro che ci stanno vicino per portare avanti questa tradizione, sperando che possa continuare a prendere valore e sia sempre più conosciuta, non solo in Sardegna”.
Per quanto riguarda la viabilità si consiglia agli automobilisti di utilizzare la strada di Pitz’e Serra per poi rientrare in viale Leonardo da Vinci da via dell’Autonomia Regionale Sarda, sabato pomeriggio e domenica mattina direzione Villasimius; domenica sera percorso inverso per chi si dirige verso Quartu e Cagliari. Saranno comunque operative diverse pattuglie della Polizia Locale, posizionate in particolare nella rotonda del Margine Rosso e all’incrocio di Flumini, per dare indicazioni chiare ai cittadini e limitare quindi il più possibile le code.