Tutti insieme per le vittime di Lampedusa: cagliaritani e stranieri

Corteo per le vie della città per commemorare i morti


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Circa duecento persone per ricordare le vittime di Lampedusa. Eritrei, somali, etiopi, e molti cagliaritani a Cagliari per una fiaccolata simbolica partita questo pomeriggio da piazza Garibaldi, fino a piazza Costituzione, organizzata dalla comunità musulmana di Cagliari, insieme a Cgil, Cisl, Uil, “L’Italia sono anche io”, il “Comitato primo marzo”, “Il corno d’Africa”, e altre associazioni locali. Presenti anche molti profughi del Centro di prima accoglienza di Elmas, che ormai ospita 313 immigrati.

Una iniziativa che si svolge in contemporanea in tutte le città d’Italia, per ricordare la tragica situazione di migliaia di immigrati che affrontano viaggi della speranza, in cerca di una vita migliore. E per ricordare i tanti profughi che, durante questi viaggi, la vita l’hanno persa.  “Scappano da un governo dittatore – spiega Genet Woldu Keflay, mediatrice culturale di nazionalità eritrea – Costretti a pagare dai 500 ai mille dollari per poter fuggire: se non li hanno vengono lasciati nel deserto, dove spesso muiono. A nessuno piace lasciare la propria terra, ma la sofferenza é tale da avventurarsi pericolosi, a costo di perdere la propria vita. Ma non se ne deve parlare solo ora che é successa questa tragedia: il mondo deve aiutarci e rivolgere uno sguardo verso il popolo africano”.


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