Tutti contro la riforma sanitaria: “Cancellata Nefrologia e Dialisi a Cagliari”

La protesta dei sindaci a Cagliari, rilanciata dal consigliere Truzzu. Importantissimi reparti in bilico a Cagliari

“La Deforma sanitaria di Arru e del centrosinistra colpisce ancora: l’Asl unica cancellata la Struttura complessa territoriale di Nefrologia e Dialisi di Cagliari”.

Paolo Truzzu, Consigliere di Fratelli d’Italia-An, attacca così l’assessore alla Sanità e presenta un’interrogazione per denunciare come la recente approvazione dell’Atto aziendale del Ats abbia fatto sparire un’importante realtà per i pazienti che necessitano di assistenza continua. 

“È questa una decisione francamente incomprensibile – continua – non solo in considerazione dei risultati raggiunti dalla Struttura complessa territoriale di Nefrologia e Dialisi di Cagliari, ma anche in relazione agli obiettivi che lo stesso Presidente della Giunta Regionale e l’assessore della Sanità hanno più volte dichiarato di voler raggiungere con la costituzione dell’Azienda per la Tutela della Salute e con l’adozione della riforma della Rete ospedaliera”.

Alcuni dati. La S.C. Territoriale di Nefrologia e Dialisi assicura un servizio di assistenza a un bacino di oltre 400mila sardi e garantisce oltre 10mila visite all’anno, con un organico di 15 nefrologi e circa 60 operatori. La struttura ha elaborato una gara d’appalto per l’intero territorio della Sardegna, più economica e tecnologicamente avanzata della gara Consip assicurando alle finanze regionali un risparmio quantificabile in circa 25 milioni di euro in 5 anni. È l’unica in Italia che pratica la dialisi peritoneale domiciliare, tale da garantire una migliore qualità di cure per i pazienti e una riduzione dei costi per il sistema sanitario, stimabile nel caso specifico in circa 7/8mila euro a paziente

“L’attività portata avanti con abnegazione, spirito d’innovazione e massima collaborazione tra ospedale e territorio, dalla struttura territoriale di Nefrologia e Dialisi di Cagliari – ricorda Truzzu – risulta probabilmente un unicum nel panorama sanitario sardo”.

“Con l’interrogazione presentata voglio, quindi, denunciare i rischi conseguenti alla chiusura della Struttura cagliaritana e scongiurare che venga dissipato un simile patrimonio di competenze, professionalità e organizzazione, che ha consentito una riduzione dei costi e un miglioramento della qualità della vita dei pazienti”, conclude.


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