Turisti speciali a Villasimius: due balenottere nell’Area Marina Protetta

Da tre giorni soggiornano nelle acque a tre miglia dalla costa, tra le isole dei Cavoli e Serpentara, nel percorso migratorio verso il nord Africa. GUARDATE IL BELLISSIMO VIDEO


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Di Vanessa Usai

Turisti d’eccezione aprono quest’anno la stagione estiva di Villasimius. Da tre giorni l’Area Marina Protetta di Capo Carbonara ospita due balenottere, un avvistamento eccezionale, a circa 4 miglia dalla costa, documentato da un pescatore sportivo e dallo staff dell’ente, attraverso immagini fotografiche e video, che ritraggono questi grandiosi mammiferi marini nelle acque tra le isole dei Cavoli e Serpentara.

Secondo i ricercatori dell’Area Marina, il Canale di Sardegna sarebbe il percorso migratorio che le balenottere utilizzano stagionalmente per raggiungere in estate le aree di più alta produttività, che permangono nel Mediterraneo nord-occidentale. Questi animali appartengono infatti a una specie migratoria, si cibano di krill, pesci e piccoli cefalopodi. Hanno una lunghezza massima di 25 metri e sono nuotatori veloci, capaci di raggiungere velocità di 30 km/h.

Da ormai circa 5 anni lo staff tecnico-scientifico dell’Area Marina Protetta Capo Carbonara monitora il tratto di mare tra il sud Sardegna e la Sicilia. “Il basso Tirreno è una zona la cui biodiversità animale è poco conosciuta anche se nell’ ultimo decennio, grazie ai costanti monitoraggi, si stanno implementando le informazioni. Abbiamo potuto constatare che l’area è di notevole importanza per la biodiversità marina e fondamentale per il passaggio di grandi mammiferi”, afferma il direttore Fabrizio Atzori.

Il monitoraggio viene realizzato in collaborazione con diversi enti di ricerca pubblici e privati, e con la supervisione scientifica di Antonella Arcangeli, ricercatrice ISPRA. Le conoscenze acquisite nell’area del canale di Sardegna vengono quindi messe in relazione con i dati rilevati in altre parti del Mediterraneo, fornendo un importantissimo quadro di insieme su questi animali altamente mobili. La ricercatrice sostiene che l’utilizzo dei vettori del mare (navi per il traffico passeggeri come Tirrenia, Sardinia Ferries, Grimaldi) come piattaforma di ricerca, permette di raccogliere informazioni di lungo termine anche in zone di alto mare e in stagioni in cui è solitamente difficile la raccolta dati sistematica.

Anche l’ Unione Europea, con il finanziamento del progetto Interreg Med Medsealitter, ha scommesso su questo tratto di mare per implementare le conoscenze sulla biodiversità dell’area e per studiare l’impatto dei rifiuti marini e delle plastiche.

Le aree marine hanno un ruolo importante per la conservazione della biodiversità, e nel caso specifico, l’AMP Capo Carbonara è fondamentale in quanto è l’unica Area Marina Protetta della Sardegna meridionale, con una posizione strategica nel basso Tirreno e nel Canale di Sardegna.