Turisti senza biglietti a terra in Sardegna: “Impossibile acquistarli a bordo dei bus, togliete questa regola assurda”

Nell’estate del rilancio diventa impossibile acquistare i ticket a bordo dei pullman, tanti turisti costretti a restare a terra. Carlo Poledrini dell’Arst: “Colpa delle decisioni del Governo, e non parliamo delle mascherine: dopo due anni e mezzo, purtroppo, sono ancora obbligatorie ed è capitato, più volte, che i passeggeri abbiano chiamato i carabinieri per segnalare chi non la indossava: lavoriamo tra troppi disagi”


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I biglietti a bordo dei bus? Non si possono acquistare, a distanza di due anni e mezzo dall’inizio dell’emergenza Covid c’è ancora la regola, imposta dal Governo, che vieta la vendita dei ticket a bordo dei pullman. Dopo il caso dei vacanzieri lasciati a terra dalla Tour Baire a Poggio dei Pini, esplode la polemica e si scopre che i danni riguardano anche un’altra compagnia di trasporti, peraltro pubblica, l’Arst. I ticket possono essere ancora acquistati nelle tabaccherie o agli sportelli di piazza Matteotti. E le lamentele dei viaggiatori fioccano, anche negli ultimi giorni, come conferma il direttore Carlo Poledrini: “Colpa delle disposizioni del Governo, abbiamo chiesto da tempo una deroga alla Regione ma non è mai stato fatto nulla. Abbiamo molti problemi con i turisti. Chi arriva da Spagna, Inghilterra, Germania o altri paesi non è a conoscenza di tutte le regole anti Covid ancora valide in Italia”. Un’estate quindi con molte difficoltà per i vacanzieri che, alla prima occasione buona, senza più distanziamenti e lockdown vari, hanno scelto di concedersi le ferie nell’Isola: “Il fatto che i nostri autisti non possano vendere i ticket è un’assurdità, al pari dell’obbligo delle mascherine. A bordo degli aerei o anche all’aeroporto non sono obbligatorie, e negli aeroplani salgono centinaia di persone. Sui nostri bus, mai tanto pieni, invece sì. Stiamo lavorando e operando in mezzo ai disagi”, ammette Poledrini.
E il numero uno dell’Arst racconta anche vari aneddoti che, a due anni e mezzo dall’inizio dell’emergenza del virus, rasentano la follia: “Ci sono passeggeri così rigorosi che, al limite del fanatismo, arrivano a chiamare i carabinieri per segnalare chi, a bordo dei bus, non indossa la mascherina. Tutti i nostri autisti ne hanno addirittura qualcuna di scorta, nuova, da offrire ai passeggeri che non ce l’hanno. Ma in più di un’occasione sono intervenuti davvero i militari e le corse hanno subìto gravi ritardi. Auspico davvero che, partendo dalla Regione, ci venga data la possibilità di vendere i biglietti a bordo e venga tolto l’obbligo di indossare la mascherina. Solo in Italia ci sono ancora regole così stringenti”.


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